Macerata, 17 gennaio 2011 - Sentir definire 'laurea inutile' il corso di Scienze della comunicazione dal ministro Maria Stella Gelmini non è per lei accettabile. Così che la preside della facoltà maceratese Barbara Pojaghi non esita a replicare all’intervento dell'esponente del governo con una lettera aperta indirizzata ai propri studenti.
 

 

Stando al ministro i dati statistici dimostrano che sono da preferire corsi di laurea che servono all’impresa, rispetto a "corsi inutili come Scienze della comunicazione, dove si insegnano amenità che non aiutano a trovare lavoro". "Forse - replica la professoressa - il ministro teme che le amenità che studiate in un’università pubblica vi permettano di capire, di sviluppare un pensiero critico, di non mandare il cervello all’ammasso. Noi docenti vogliamo offrirvi, di contro ad opinioni, stereotipi, disinformazione, strumenti scientifici e dati verificabili che smentiscono la ministra".

 

Secondo la preside, "a spaventare la Gelmini è proprio il fatto che vi insegniamo a non accettare come assiomi affermazioni che non hanno nessun fondamento’’. A partire dal presunto deficit di occupabilità dei laureati in Scienze della comunicazione, smentito dall’indagine condotta da ‘Alma Laurea’, l’agenzia che dal 1994 ha seguito i percorsi lavorativi di 1,5 milioni di laureati italiani in tutte le discipline. Verificando che è difficile trovare lavoro per tutti i neo laureati". Infine, agli studenti la Pojaghi suggerisce di "proseguire e studiare con impegno, a rispettare la vostra intelligenza e le vostre vocazioni, e a costruire le vostre competenze seriamente ma in autonomia".