Macerata, 16 giugno 2011 - L’ultima volta che a Macerata si è discusso di una statua — quella da dedicare a padre Matteo Ricci — in città era scoppiata una vera e propria guerra tra neoguelfi e neoghibellini. E anche questa volta — c’è da scommetterci — le polemiche non mancheranno. La statua in questione è quella commissionata allo scultore monteluponese Ermenegildo Pannocchia dal Grande Oriente d’Italia, una delle principali istituzioni massoniche della penisola. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia la loggia maceratese — nell’ambito delle sue iniziative culturali — ha deciso di far erigere una statua in piazza Mazzini.

Stando a quanto trapela, si tratterebbe di una scultura in bronzo, alta circa quattro metri, che rappresenta l’evoluzione di un uomo proiettato verso il cielo. Il bozzetto dell’opera è ancora top secret, ma par di capire che la scultura incarnerà simbolicamente i principi che ispirano l’attività delle logge massoniche. L’obiettivo dell’opera è celebrare la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ma all’occhio degli osservatori più attenti non sfuggiranno i riferimenti alla simbologia massonica.

 

La scultura - per la cui realizzazione saranno necessari quattro mesi - costerà 90mila euro. La cifra sarà raccolta autonomamente dal comitato e arriverà con finaziamenti locali, regionali e nazionali. Tra i promotori dell’iniziativa figurerebbe anche Giancarlo Cossiri, presidente del comitato ed esponente di rilievo della Fondazione Carima. Lo scultore Pannocchia dovrebbe mettersi al lavoro sull’opera nel giro di pochi giorni e per la fine dell’anno la scultura dovrebbe fare bella mostra di sé in piazza Mazzini. Se la statua di padre Matteo Ricci sembra essere definitivamente tramontata, i maceratesi avranno comunque un’opera d’arte su cui dibattere...