Macerata, 4 maggio 2012 - Svelato il bozzetto della statua, ecco svelato anche il progetto del comitato ‘Stringiamoci a coorte’ per la sistemazione del cortile di Scienze della comunicazione dove sarà collocata l’opera di Ermenegildo Pannocchia, bollata come ‘massonica’ e che da un anno fa discutere la città.

Scartate definitivamente le opzioni di piazza Trenta Aprile e piazza Mazzini, dove invece sembra potrebbe trovare naturale sistemazione il busto di Mazzini che oggi campeggia proprio di fronte alla facoltà di Comunicazione, il cortile di via Don Minzoni verrà risistemato con la statua al centro e intorno due zone verdi con alberi e panchine, in modo da diventare un nuovo spazio fruibile non solo dagli studenti ma da tutti i cittadini alla ricerca di un angolo per riposarsi.


Gli interventi saranno a spese del comitato che, nel frattempo, ha anche dovuto rivedere il progetto originario della statua per attenersi alle indicazioni fornite dalla commissione sull’ornato pubblico che, prima di concedere il via libera all’opera, aveva chiesto che questa fosse realizzata con materiali che si uniformassero al contesto del centro storico.


Scopo della commissione, composta dall’artista Nino Ricci, da Gabriele Barucca della Soprintendenza per i bene architettonici e artistici delle Marche, dal direttore del Sistema museale provinciale Roberto Perna, dal presidente dell’Ordine degli architetti Enzo Fusari e dai professori Giuseppe Capriotti dell’Università e Pierfrancesco Giannangeli dell’Accademia, era quello di far sì che il monumento non cozzasse con l’ambiente rigoroso del centro. La statua commissionata oramai un anno fa dal comitato ‘Stringiamoci a coorte’ (che sarebbe vicino alla loggia del Grande Oriente d’Italia) per celebrare i 150 anni dell’Unità nazionale, è alta circa quattro metri e manterrà la sua forma originaria, quella di un uomo proiettato verso l’alto.
 

Ora l’ultima parola spetta al Consiglio comunale a cui a breve sarà sottoposta la relazione definitiva stilata dalla commissione, in modo da poter mettere finalmente fine a un dibattito che tra vari tira e molla, progetti segreti e svelati, va avanti da troppo tempo.
 

di Chiara Sentimenti