Macerata, 26 marzo 2013 - Dai campi di Sarrocciano, Loro Piceno, Petriolo e mezza provincia maceratese fino a una holding lussemburghese, passando per Francesco Merloni e la famiglia Lazzarini di Morrovalle. Senza tralasciare la Consulmarche e Marche Capital. C’è un po’ di tutto questo mondo imprenditoriale dietro il business delle energie alternative e del biogas in particolare, in un intreccio di scatole cinesi, di società detenute da altre società che a loro volta hanno una miriade di partecipazioni. E che macinano soldi, tantissimi soldi: si stima che con un solo impianto si possano incassare fino a seimila euro al giorno.

Per capire chi beneficia di questo gigantesco affare, siamo partiti proprio dai campi, cioè dalle microsocietà riconoscibili da sigle ormai diventate familiari: Vrd (per il fotovoltaico) e Vbio (biogas). E qui inizia un labirinto nel quale è difficile districarsi: ma una volta che si è dentro ci si imbatte sempre nelle stesse facce, gli stessi nomi e le stesse società. Su tutto questo, indagano la procura di Ancona e la Guardia forestale, che hanno indagato 12 persone tra funzionari regionali e imprenditori.


In Provincia le Vbio sono controllate tutte dalla Viridis Energia srl, il cui amministratore delegato è Paolo Pesaresi, 35enne anconetano, figlio di Mario, leader di Consulmarche. Il presidente è invece Antonio Lazzarini, uno dei rappresentanti della family morrovallese che in questa storia dell’energia alternativa è tra i protagonisti. La Viridis controlla 23 società, 15 impegnate nel fotovoltaico (dalla Vrd1 alla Vrd17) e 8 nel biogas (dalla Vbio 1 alla Vbio 9). Ma di chi è la Viridis? Ovviamente di due società, che detengono il 50 per cento di quote ciascuna: la Echidna Spa, con sede in via del Vecchio Politecnico a Milano, e la Lagi Energia 2006 di Corridonia.

La Viridis, tra l’altro, ha anche una partecipazione del 4,91 per cento nella lussemburghese Suned Reserve Luxco. Chi e cosa ci sia dentro questa holding per ora resta un mistero. Ma torniano alle controllanti della Viridis. Da un lato, dicevamo, la Lagi, tutta in mano ai Lazzarini: Antonio e Lorenzo si dividono le quote, Alessandro è amministratore delegato. Ma il cuore del sistema è nell’Echidna. Il presidente è l’avvocato recanatese Paolo Tanoni (che è anche socio con il 50 per cento delle quote), l’amministratore delegato è anche in questo caso Paolo Pesaresi. E stavolta compare anche papà Mario, che ha in mano l’altra metà delle quote. Oltre alla Viridis, l’Echidna ha partecipazioni in altre società, come la Choncimer srl di San Severino, la MegaYacht Marina srl, la D Academy srl. Nel gruppo c’è anche la New Energy Development Holding srl, un altro tassello importante di questa storia.


Il capitale sociale della New Energy è diviso tra Mario Pesaresi, Francesco Merloni (che ha la maggioranza relativa), Alfredo Aureli, la Marche Capital, oltre ovviamente all’Echidna. Ecco dunque che spunta per la prima volta il nome di Francesco Merloni, i cui legami in questa vicenda sono anche familiari: la moglie Cecilia fa parte anche lei della family Lazzarini. Ma spunta anche la Marche Capital: per capire cos’è, ci affidiamo direttamente al suo sito internet: «Marche Capital nasce nel 1991 sulla base di un’iniziativa promossa dalla Consulmarche e ha visto partecipi nella sua fondazione primaria aziende e gruppi industriali delle Marche, le principali banche regionali e la Regione Marche. L’iniziativa coglieva l’opportunità offerta dai programmi comunitari che finanziavano l’avviamento di Venture Capital rivolta alle piccole e medie imprese delle Marche». E i soci? Sono in tutto 16, guidati dalla Merloni Holding spa (18,38%) davanti alla Scm Group, Intesa San Paolo, Fimag spa, Frapi spa e via via fino a Mario Pesaresi (ancora lui) che ha in mano il 3 per cento.


Marche Capital e Consulmarche sono legate a doppio filo, non solo per la figura dello stesso Pesaresi. Tra i vari soci, infatti, figurano i nomi di Antonio Cintioli, Franco Morichi, Tommaso Raffone ed Eugenio Valere, tutti presenti anche nella compagine sociale di Marche Capital.


Consulmarche è una società di consulenza di primissimo livello in regione, ma anche in questo caso basta la presentazione nel sito internet societario per capire: "Siamo accreditati presso la Regione Marche per attività di consulenza e progettazione di interventi formativi mediante risorse pubbliche".
Insomma, sarà pure un labirinto societario (che peraltro non finisce qui), ma in fondo il quadro è chiarissimo. Con buona pace dei comitati che da mesi sperano di fermare il carro armato imprenditoriale colorato col verde delle energie alternative.
 

Roberto Fiaccarini
Giovanni De Franceschi