Macerata, 6 gennaio 2014 - AVREBBE compiuto 80 anni fra 10 giorni. Anita Caminada, voce storica della lirica, mezzosoprano, è deceduta ieri nella sua abitazione di Verona. Originaria di Milano, la sua vita aveva incrociato quella di Macerata quando, alla fine degli anni Sessanta, si trasferì ad abitare in città per seguire il marito, Carlo Perucci.

Il nome della cantante è infatti legato a colui che, di fatto, riportò la lirica allo Sferisterio, dando il via alla crescita dell’arena, fino a farla diventare un punto di riferimento per appassionati a livello mondiale. Era l’agosto del 1967 quando ripartì la stagione lirica maceratese. Con due opere, l’Otello e Madama Butterfly. E proprio nell’opera di Puccini il mezzosoprano interpretò il ruolo di Suzuki.

ANITA Caminada, assieme al marito, restò a Macerata fino al 1986, quando Perucci andò a lavorare a Verona con l’incarico di sovrintendente dell’Arena. Quattro anni prima di morire per un male. A Macerata avevano vissuto sempre nel quartiere Santa Croce, assieme alla figlia Elisabetta. Dopo la morte del marito, Caminada tornò comunque spesso a Macerata e a Civitanova per il mare. Nel 2000 intervenne anche lei, allo Sferisterio, per scoprire la lapide dedicata a tre uomini fondamentali per il rilancio dello Sferisterio: l’assessore David Calzetti, il dirigente tecnico Fofo Pieroni e il marito Carlo Perucci, sovrintendente.