Macerata, 16 aprile 2014 - Non tornerà più dalla famiglia affidataria, una coppia della provincia di Macerata, la bimba  di due anni e mezzo figlia di una ex suora congolese che ha subito una violenza.

La piccola resta definitivamente con la mamma biologica in un centro d’accoglienza a Fano. Ciò perché il percorso di riavvicinamento si e’ concluso, ha detto il legale della donna Luca Giardini. I genitori affidatari aspettavano il rientro della piccola oggi, ma la bambina non tornera’ nella casa che l’ha ospitata finora. 

L’avvocato Giardini ha spiegato che la data di oggi, attesa dalla coppia affidataria come quella del ritorno, e’ in realta’ il termine indicato dal Tribunale per i minorenni per il deposito delle osservazioni del consulente psicologo. Nel frattempo, dovrebbe essere intervenuto un altro provvedimento che stabilisce la definitiva permanenza della bimba dalla madre naturale.
A decidere se la bambina potra’ vedere ancora i genitori ‘adottivi’ - ha rilevato Giardini - potra’ deciderlo solo la mamma.

Alla notizia, l’avvocato Alessandra Perticara’, uno dei due legali della coppia del Maceratese, ha  così reagito: “Non sappiamo nulla. I genitori collocatari non sanno nulla. Cosa dicono? Hanno finito le parole”. Secondo l’avvocato, c’e’ stata un’ accelerazione rispetto ai tempi previsti per il riavvicinamento definitivo.

"Secondo noi - ha aggiunto il legale -  e’ stato sottovalutato l’interesse della minore, e non c’e’ stata una valutazione piu’ duratura delle capacita’ genitoriali” della mamma naturale.