
Svelate le statue nel rinnovato largo Li Madou, in via Don Minzoni
Ieri, dopo un percorso iniziato nel 1980, si è concretizzata la celebrazione di un luogo – largo Li Madou - Padre Matteo Ricci – che parla del passato ma guarda al futuro. La svelatura della statua dal titolo "Ricci e Xu parlano della Via", opera dell’artista Yang Dongbai, e della targa che indica il "Centro studi sinologici Matteo Ricci", una delle sedi del World Sinology Center, sono state ricche di significato e di emozione. L’intitolazione di questo spazio in via Don Minzoni, vicino alla casa di Matteo Ricci e della spezieria del padre, è frutto di collaborazione fra Comune, Fondazione internazionale Padre Matteo Ricci e Università.
Ieri mattina nella sede dell’ateneo di via Don Minzoni, dopo gli inni nazionali cinese e italiano, alla presenza delle autorità e delegazioni di Pechino e Shanghai, si sono susseguiti i saluti, i ringraziamenti e le relazioni di chi ha contribuito a realizzare questo spazio. "Un luogo ricco di storia e significati simbolici – ha esordito il sindaco Sandro Parcaroli – che si aprirà alla città". Il vescovo Nazzareno Marconi ha aggiunto che "Xu Guangqi è un cinese che davvero può insegnare a noi europei cosa significa essere cristiani".
Sono poi seguiti gli interventi del segretario della BeiJing University of Language e Culture, Ni Haidong, secondo cui "la collaborazione reciproca ha promosso la nascita di una piattaforma di dialogo". La console generale di Firenze Yin Qi ha ricordato che "Matteo Ricci, insieme con Marco Polo, è uno dei due italiani a essere inseriti fra i 100 uomini più influenti della Cina. Oggi, a oltre 400 anni di distanza, i manuali di storia cinese dedicano interi capitoli al gesuita".
Il direttore della Shanghai Xujiahui History and Culture Research Association, Song Haojie ha aggiunto che "in questo momento in cui la globalizzazione si trova ad affrontare grandi sfide, abbiamo bisogno più che mai dello spirito di Matteo Ricci e Xu Guangqi che hanno insegnato al mondo apertura, inclusività, ricerca della verità e cooperazione". È stata poi la volta del direttore del World Sinology Center - Beijing-Qingdao, Xu Baofeng: "Apriamo qui la sede del centro di studi sinologici dedicato a Matteo Ricci affinché si possa creare un legame con tutti gli accademici italiani".
Il rettore Unimc John McCourt ha evidenziato come "la statua è un richiamo silenzioso al coraggio intellettuale che possa ispirare i nostri colleghi e i nostri studenti". L’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi ha ricordato come questo sia "molto più di un semplice largo, è un’apertura al mondo, uno spazio ricco di storia stratificata e memoria condivisa". Il direttore del Xu-Ricci Dialogue Istitute di Shanghai Li Tiangang ha fatto presente come Ricci e Xu diedero il via a un’iniziativa senza precedenti di trasferimento del sapere occidentale verso Oriente e viceversa.
L’artista che ha creato la statua, Yang Dongbai, docente dell’accademia di Arti visive di Shanghai, ha ricordato come Dario Grandoni, presidente della Fondazione internazionale Padre Matteo Ricci- Macerata lo abbia invitato lo scorso anno a realizzare quest’opera che ha considerato come un compito molto significativo e stimolante. Grandoni ha tenuto le fila dell’intera giornata, coadiuvato da molti fra cui don Giovanni Battista Sun, che ha anche curato la doppia traduzione in italiano e in cinese.