A pochi giorni dalla fine dell’anno non si legge ancora, nell’Albo pretorio del Comune, la pubblicazione del bando di gara per la gestione del punto di ristoro al piano terra del parco di Villa Colloredo Mels. Un ritardo incomprensibile dato che il termine di scadenza del contratto settennale con l’attuale gestore del pub, denominato "Old Garden", è scaduto il 24 aprile scorso. L’amministrazione di Recanati non si è fatta trovare preparata per il nuovo bando prorogando sino al 31 dicembre la gestione attuale, con la motivazione che la pandemia aveva costretto il privato a lunghi periodi di inattività. Nel frattempo, nel giugno scorso, la giunta ha deliberato i criteri per la nuova gara per la durata di altri sette anni, fra cui l’aumento del canone mensile, pari a mille euro a cui si sommerà il canone per l’occupazione del suolo pubblico per l’allestimento esterno di tavoli e ombrelloni. Per sette anni il vecchio gestore ha pagato 390 euro al mese perché fra le clausole contrattuali era stata inserita quella del recupero ristrutturale, a spese del privato, del vecchio roccolo che il conte Mels utilizzava come postazione di caccia degli uccelli. Se non dovesse completarsi l’iter entro la fine dell’anno, ci sarà bisogno di un’ulteriore proroga. ast. t.

Cronaca

A pochi giorni dalla fine dell’anno non si legge ancora, nell’Albo pretorio del Comune, la pubblicazione del bando di gara per la gestione del punto di ristoro al piano terra del parco di Villa Colloredo Mels. Un ritardo incomprensibile dato che il termine di scadenza del contratto settennale con l’attuale gestore del pub, denominato "Old Garden", è scaduto il 24 aprile scorso. L’amministrazione di Recanati non si è fatta trovare preparata per il nuovo bando prorogando sino al 31 dicembre la gestione attuale, con la motivazione che la pandemia aveva costretto il privato a lunghi periodi di inattività. Nel frattempo, nel giugno scorso, la giunta ha deliberato i criteri per la nuova gara per la durata di altri sette anni, fra cui l’aumento del canone mensile, pari a mille euro a cui si sommerà il canone per l’occupazione del suolo pubblico per l’allestimento esterno di tavoli e ombrelloni. Per sette anni il vecchio gestore ha pagato 390 euro al mese perché fra le clausole contrattuali era stata inserita quella del recupero ristrutturale, a spese del privato, del vecchio roccolo che il conte Mels utilizzava come postazione di caccia degli uccelli. Se non dovesse completarsi l’iter entro la fine dell’anno, ci sarà bisogno di un’ulteriore proroga.
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