"A lezione col pass, un assaggio di normalità"

Gli universitari promuovono il nuovo sistema: ci viene chiesto uno sforzo in più, ma l’importante era poter tornare in presenza

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di Chiara Sentimenti

Una calda giornata di settembre ha accolto ieri il ritorno degli studenti all’Università. Alla prenotazione obbligatoria, attraverso una app, per partecipare alle lezioni che è stata confermata anche quest’anno, si aggiunge il controllo a campione del Green pass, ma per i ragazzi che stanno arrivando a Macerata non sembra un particolare problema. "L’Università è un’esperienza da vivere in presenza – racconta Albina Elezi, studentessa del primo anno di Economia e commercio internazionale –, anche perché la Dad è meno pratica e interessante delle lezioni in presenza. Per quanto riguarda il Green pass, per me non è un problema, io ce l’ho da tempo e non l’ho vissuto come una costrizione, ma come un passaggio naturale di questo momento difficile".

Per partecipare alle lezioni gli studenti devono prenotarsi attraverso una app online e, poi, una volta arrivati davanti all’aula scannerizzare il Qr code presente che confermerà l’avvenuta registrazione, mentre per il controllo del certificato verde si procederà a campione, come previsto dalla legge. Per chi, invece, non lo possiede o non riesce a trovare posto in aula, l’ateneo ha previsto lezioni online. "Tutto sembra tornare alla normalità – aggiunge Tommaso Lorenzini, studente del quarto anno a Giurisprudenza e rappresentante del Sum (Studenti universitari delle Marche) – e l’ateneo sta dando informazioni a tutti gli studenti in arrivo. Si dovrebbero aumentare un po’ i posti per le lezioni perché non è facile essere ammessi, però, il fatto che si possa seguire anche online è importante per colmare questa carenza. Nel complesso, comunque, l’organizzazione di questo inizio anno mi sembra buona".

"Il rientro in presenza è ben visto dagli studenti – aggiunge Marco Tombolini, iscritto al quinto anno di Filologia classica – e l’obbligo del Green pass, anche se prevede un impegno e uno sforzo ulteriori, è stato accettato, perché in questi due anni è diventato normale quello che invece non lo era. La Dad non era la normalità". "Tornare in presenza è un grande successo – aggiunge Giulia Benfatto, studentessa del terzo anno di Giurisprudenza – e, anche parlando con amici e compagni di corso, l’obbligo del Green pass è stato accettato senza troppi problemi, tanto che sono molti i ragazzi che chiedono di tornare in presenza. Dopo quasi due anni a distanza è un passo che si fa volentieri". I ragazzi raccontano che oltre al controllo all’ingresso dei dipartimenti, di Green pass hanno parlato anche i professori in aula per spiegare le regole dell’ateneo.

"La professoressa ci ha detto che i controlli saranno a campione e potranno esserci anche in aula e per assistere in presenza dobbiamo tutti effettuare una pre-registrazione su una app per prenotare il posto – raccontano Alessandro Moretti e Alessandro Mignani, studenti del terzo anno di Economia –. Rientrare a fare lezione in presenza, però, è bello. Ritrovare un po’ di normalità per noi non è una costrizione, poi sta al buonsenso delle persone attenersi alle regole".