
Pierfrancesco
Giannangeli
Elon Musk, ceo di Twitter e anche molte altre cose, ha commentato il messaggio di un utente del social network inteso a sottolineare il calo delle nascite in Italia, secondo i recenti dati forniti dall’Istat. "L’Italia sta scomparendo" dice in merito Musk. Un anno fa, rispondendo sempre allo stesso utente - che evidentemente deve essere particolarmente appassionato all’argomento - aveva dichiarato che "il collasso della popolazione è la maggiore minaccia alla civilizzazione". Ora, i numeri sono pur sempre tali, quindi difficilmente contestabili. Ma i numeri non sono neanche mai aridi e vanno interpretati, ma poiché il discorso appare inevitabilmente piuttosto complesso, non è questa la sede per svilupparlo. Guardando le cose da un altro punto di vista, verrebbe da dire che una certa Italia sta scomparendo, e il calo delle nascite non c’entra niente. L’Italia che a poco a poco scompare è il Paese colto e vivace, culla delle arti e delle idee, immagine della quale sono rimaste ben poche vestigia e pure quelle tracce sono a rischio. A seppellirle,
tra poco definitivamente se continuiamo così, sono il livello culturale che sta drammaticamente precipitando (e con esso la capacità di elaborare un pensiero solido) e la burocrazia che impregna sempre di più con il suo odore nauseabondo ogni settore, nascondendo l’incapacità di agire come la polvere sotto al tappeto. Quell’Italia lì sta scomparendo. E’ giunta l’ora, dunque, di abbassare il livello del chiacchiericcio, al quale si è ridotto ormai il confronto e il dibattito pubblico e privato, per tentare un’inversione di rotta. Recuperare un tono della conversazione più corretto significa però, prima di tutto, passare attraverso la dimensione del silenzio, necessaria a mettere in fila pensieri nuovi, senza quel molesto sottofondo di parole inutili, anzi perlopiù dannose, che circondano il nostro attuale quotidiano.