A Roma per difendere il lavoro Tre pullman partiti da Civitanova

Dai balneari ai commercianti, protesta contro i rincari. Battistelli: "Sarà presentato . un documento al governo"

Tre pullman sono partiti da Civitanova per partecipare alla manifestazione di sabato a piazza San Giovanni a Roma. Oltre cento i "viaggiatori", in rappresentanza di svariate categorie, soprattutto pescatori e balneari ma anche altre sigle. Molti hanno preferito raggiungere la Capitale con mezzi propri, per cui il numero dei manifestanti locali si avvicina e supera le duecento unità. Una manifestazione che ha avuto l’input proprio da Civitanova, in un incontro svoltosi a fine giugno allo chalet Caribean, e ha poi coinvolto tutta Italia, grazie a Francesco Caldaroni, presidente nazionale dell’associazione "Marinerie d’Italia", e ad alcuni balneari, in particolare di Stefano Battistelli (Caribean), Mario Torresi (Giovanni e Anna), Andrea Ruffini (Antonio ) e altri. Adesioni all’iniziativa, poi, sono venute anche da altre categorie; la protesta in sostanza, all’insegna del motto "Adesso Basta", è stata di universale ed ha interessato lavoratori d’ogni settore, dai medici e avvocati "liberi", ai no vax, ai portuali, ai commercianti. "Una manifestazione", tiene a puntualizzare Stefano Battistelli, "da cui sono stati di proposito esclusi partiti politici, uomini di governo e sindacalisti, una iniziativa libera promossa da lavoratori in difesa delle proprie attività e quelle dell’ intero Paese, che non credono più alle promesse, ma vogliono fatti concreti, una politica che tenga realmente conto dei bisogni della gente e delle imprese, e che sappia difenderci dai grandi poteri economici alla conquista del nostro territorio". Una manifestazione senza bandiere, quindi, di larga partecipazione. "Erano 25 le associazioni di categoria presenti in piazza San Giovanni – sottolinea Battistelli – circa 15-20mila venute da tutta Italia. Domani (oggi, ndr) – aggiunge – sarà presentato un documento al governo e ai partiti, ove vengono avanzate richieste precise da sottoscrivere prima del voto del 25 settembre. A tutti chiediamo un impegno scritto e non più promesse. Rifiutiamo la svendita del territorio nazionale e lo diciamo a chiare note, vediamo chi è d’accordo e chi no, e ne trarremo le conseguenze". Folta anche la presenza dei rappresentanti della pesca, Caldaroni sottolinea: "Non è una lotta della categoria ma di tutte le attività. Diciamo tutti no all’applicazione della Bolkestein, ma lo diciamo anche contro il caro gasolio e il caro energia, in difesa delle imprese e delle famiglie, e sì al rispetto dei diritti di tutti".

Giuliano Forani