"A volte si pubblica con leggerezza sui social"

L’incontro con la Polizia si è aperto con una riflessione sui concetti di bullismo e cyberbullismo incentrata su casi reali. Poi sono stati trattati in modo più specifico gli strumenti e i mezzi attraverso i quali si consumano i reati di bullismo e cyberbullismo. Prima di tutto si è parlato del telefono cellulare essendo tramite diretto ai social. I relatori hanno esortato ad un uso consapevole del web, degli strumenti informatici in genere, dove si veicolano con troppa leggerezza messaggi e immagini.

Dalla presentazione di video a tema toccanti e istruttivi sono emersi concetti educativi di significativa rilevanza come “si è ciò che si comunica”, “condividere è una responsabilità”, “virtuale è reale”, “scegli di scegliere, scegli di aiutare chi si trova in difficoltà”. I video proiettati hanno rammentato come tutto ciò che pubblichiamo e condividiamo rimane in Rete e ci rappresenta. I referenti della Polizia non hanno mancato in consigli e suggerimenti sul comportamento da tenere nel caso si assistesse a episodi di bullismo e cyberbullismo. La parola d’ordine è chiedere aiuto, mai voltare la faccia o assistere passivamente di fronte a simili situazioni.

Dall’incontro è emerso che la strategia più concreta per contrastare i deplorevoli episodi è la prevenzione, che si realizza costruendo un tessuto di relazioni sociali in grado di contrastare i comportamenti di prevaricazione soprattutto quelli connessi a un uso distorto della tecnologia.

Sophia Gheco, 1ª A