"Siamo noi le vittime, i nostri bambini hanno paura anche ad andare a scuola o a mangiare fuori, hanno paura di incontrarli per strada". Lo hanno raccontato ieri alcuni peruviani, soprattutto donne, familiari di tre dei quattro arrestati, che si sono dati appuntamento davanti al tribunale di Macerata, dove era in corso la direttissima. Di fronte al palazzo di giustizia un dispiegamento di polizia, un servizio d’ordine voluto dal procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, per garantire la sicurezza. "Non tutti i peruviani sono criminali", recitava uno striscione tenuto dal gruppetto. Quelli che ieri erano davanti al tribunale hanno raccontato che da tempo sono costretti a subire vessazioni ed episodi di violenza da parte dell’altra fazione. "Giustizia", era scritto su un altro striscione.
Cronaca"Abbiamo paura, siamo noi le vittime"