"Abbiamo pianto di gioia, siamo molto fieri di te"

I genitori di Eleonora: "Un risultato straordinario, vuole lavorare ed emanciparsi. Esprime la rabbia con i colori, il suo desiderio è di aprire un caffè letterario".

"Abbiamo pianto di gioia,  siamo molto fieri di te"

"Abbiamo pianto di gioia, siamo molto fieri di te"

"Abbiamo pianto di gioia. Siamo fieri della nostra Eleonora". I familiari di Caliri non sono riusciti a trattenere le lacrime durante la proclamazione della neo dottoressa, ieri mattina, al dipartimento di Scienze della formazione. La ragazza 33enne con sindrome di down ha discusso una tesi sulla parità di genere. "Posso dire solo che sono molto orgogliosa di lei – le parole di mamma Graziella –, è un’immensa soddisfazione. Non avrei mai pensato che tutto questo un giorno si sarebbe realizzato davvero. All’inizio, è come se mia figlia mi avesse detto: ‘Non ci credi? Ora ti faccio vedere io’, come se mi avesse sfidato. Ed è una sfida che ha vinto. Da quando era piccola e andava a cavallo o sugli sci, ma anche quando si cimentava con le materie più difficili a scuola, mi ha sempre stupito – ricorda la mamma –. È stata sua la scelta di iscriversi all’università, ha detto che voleva migliorarsi. È stata una fatica non da poco, ma oggi Eleonora ci ha resi fieri di lei. Non vorremmo fermarci qua, però. È giusto che, dopo di noi, sappia come muoversi, che possa lavorare ed essere autonoma".

"Grazie di esistere, Eleonora – il commento del padre, Raffaele –, sono molto orgoglioso di te, grazie alla tua costanza e alla tua determinazione hai conseguito questo risultato straordinario". "È davvero una grande soddisfazione – il pensiero di Daniele Nava, papà acquisito di Eleonora –, così lei ha dimostrato quanto vale, è come se avesse detto a tutti: ‘Io sono, io posso’. Non è stato un percorso semplice. Noi diamo tante cose per scontate, ma questi ragazzi bisogna seguirli, entrare nella loro ottica. Ci ha dato una grande mano Vittoria, un’amica, che riassumeva le lezioni e le trasformava in mappe concettuali. Eleonora a 8 anni ha subìto un importante intervento in seguito a un brutto incidente, tuttora è claudicante, è aiutata da un tutore in plastica. Lei si esprime attraverso i colori". Caliri infatti è una pittrice, dipinge opere di arte astratta. "Esprime la rabbia con colori violenti – riprende Daniele –, basta pensare che ha copiato ‘La ferita’ di Fontana. Lei vive come una ferita profonda la sua condizione, come un’ingiustizia, ma lotta con tutta se stessa per dimostrare che lei può sconfiggere le avversità. Attraverso l’arte, esprime i suoi sentimenti e la sua voglia di vivere. Il suo desiderio è di realizzare un caffè letterario, una sorta di galleria d’arte, a Porto Recanati o Recanati. È già attiva una sua mostra permanente alla Taverna dell’Artista a Montelupone". A proposito di arte. "Con i suoi quadri abbiamo girato Parigi, Milano, Courmayer – riprende Daniele –, coaudiativati dalla fondazione Global Thinking, grazie al progetto ‘Libere guerriere’. E lei è davvero una guerriera ed è libera. La fondazione lotta contro la violenza economica al femminile, lotta per la parità attraverso una corretta economia domestica finanziaria, organizza anche dei corsi".

Progettualità di inclusione sociale sono fondamentali per un dialogo costruttivo fra generazioni, come ricorda Claudia Segre, ideatrice del progetto, presidente e fondatrice della Global Thinking Foundation: "Questa iniziativa parte da un programma didattico di educazione civica e finanziaria che usa le novelle grafiche e i fumetti per raccontare la vita di donne straordinarie e ci permette, attraverso di queste, una condivisione di valori per una società che sa guardare al futuro anche con testimonianze delle donne di oggi che, come Eleonora, ci insegnano ogni giorno che andare oltre i propri limiti si può e che i sogni possono realizzarsi grazie alla nostra volontà".

Chiara Gabrielli