Gagliole (Macerata), 7 settembre 2024 – Inizia a ferirsi da solo, infliggendosi dei tagli. E quando i genitori cercano di calmarlo e farlo desistere, con un coltello da cucina colpisce prima la madre e poi il padre. Fuori di sé. Il 23enne I. Z. è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.
È successo ieri intorno alle 15 in centro storico a Gagliole, di fronte alla Rocca Varano. La comunità è sotto choc per quanto accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo avrebbe iniziato ad agitarsi, come in una forte crisi, in un raptus violento, e avrebbe iniziato a farsi male. Appena i genitori l’hanno visto, hanno tentato di fermarlo. Ottenendo purtroppo l’effetto contrario e scatenando la furia del figlio.
La madre se l’è cavata con escoriazioni superficiali, un po’ in tutto il corpo, mentre è stato il padre, nel tentativo di difesa, ad avere la peggio. Ha riportato ferite molto gravi, prendendo con il coltello diversi colpi. Sentendo le grida, i vicini di casa (tra cui alcuni parenti) hanno allertato subito le forze dell’ordine che hanno trovato Ivan completamente fuori di sé.
"Urlava in modo disperato, mai sentita una cosa simile" hanno spiegato i presenti. I carabinieri hanno faticato per bloccarlo e fare in modo che il medico potesse sedarlo. Grande lo spiegamento di forze: carabinieri di Gagliole, Matelica e Camerino, in supporto il Reparto operativo di Macerata, tre ambulanze, l’eliambulanza per il padre e forze dell’ordine anche in borghese. Il padre di Ivan, carabiniere in pensione ed ex consigliere comunale di Gagliole, viste le condizioni, è stato portato in eliambulanza all’ospedale regionale Torrette di Ancona. L’atterraggio non è stato semplice nel borgo.
Alle 16.22 il 65enne è arrivato a Torrette con ferite multiple a torace e addome; è stato stabilizzato nella sala di emergenza. Ieri sera era in sala operatoria, sottoposto a un delicato intervento. È in prognosi riservata. La moglie in ospedale a Camerino. Il figlio è in terapia intensiva a Macerata, si è lesionato la trachea. È in arresto e sarà sottoposto, da prassi, ai test tossicologici. Ieri sul posto sono intervenuti anche il comandante della Compagnia di Camerino, il capitano Angelo Faraca, e il colonnello Massimiliano Mengasini con i militari del reparto operativo di Macerata, che hanno effettuato il sopralluogo.
Una scena terribile, sangue dentro e fuori la casa. "Sarebbe potuta finire come a Paderno Dugnano" è il commento dei paesani, che non riescono a spiegarsi cosa abbia fatto scattare nella testa del ragazzo una simile ira.