Accoltellamento a Recanati processo, l'aggressore vuole uscire dal carcere

L’aggressore, Omar Pintucci, al tribunale del riesame. L’avvocato della vittima: "Certi che resterà in cella e con una giusta pena"

Accoltellamento nella notte a Recanati

Accoltellamento nella notte a Recanati

Recanati, 9 settembre 2022 - Si terrà stamattina l’udienza dinanzi al tribunale del riesame per Omar Pintucci, attualmente detenuto nel carcere di Montacuto, nell’Anconetano, con l’accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e porto abusivo di arma da taglio, per avere colpito con più coltellate un giovane recanatese di 22 anni di origine marocchine. Pintucci, assistito dall’avvoccato Donato Attanasio, spera di uscire dal carcere o di ottenere almeno gli arresti domiciliari. La vittima è assistita invece dall’avvoccato Damiano Corsalini che ci dice che il giovane da lui difeso, A. A., "ha piena fiducia nel tribunale del riesame e nel pubblico ministero. Il ragazzo recanatese, che era stato ridotto in fin di vita, è certo che l’aggressore resterà nel carcere di Montacuto e spera che si arrivi presto alla giusta pena, rapportata alla gravità del crimine commesso in suo danno senza alcun motivo".

Accoltellamento nella notte a Recanati
Accoltellamento nella notte a Recanati

Accoltellamento nella notte a Recanati: spunta il video dell’aggressione - Accoltellamento in centro, Pintucci resta in carcere

Corsalini, che sta svolgendo ancora le proprie indagini difensive per chiarire alcuni particolari, ritiene che ormai la dinamica di quanto accaduto sia piuttosto chiara, ma preferisce non rilasciare ulteriori dichiarazioni, anche nel rispetto dell’attività degli inquirenti, considerata la delicatezza del fatto. Come si ricorderà, almeno stando alle prime testimonianze raccolte dai carabinieri e a un video girato con il cellulare da una ragazza inglese che si era trovata, suo malgrado, ad assistere all’aggressione. Omar Pintucci, 47 anni di Recanati, forse perché non sopportava la confusione causata da alcuni ragazzi che stavano facendo una festa, si era avvicinato ad A. A., che neppure conosceva e che stava con alcuni amici vicino al bar Mirò di via Cavour, chiedendo di smetterla, tanto che in molti hanno deciso di allontanarsi dal posto per evitare ulteriori problemi.

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Dopo questa prima aggressione verbale il Pintucci si era allontanato ma, purtroppo, dopo qualche minuto era tornato portando con sé un coltello a serramanico. A quel punto, A. A. è entrato nel bar chiedendo aiuto al barista. Quando finalmente sembrava che il Pintucci avesse desistito e se ne fosse andato per la via principale, il giovane ha lasciato il locale, ma di lì a poco, i due si sono scontrati di nuovo nel vicino vicolo Alemanni dove Pintucci ha sferrato alcuni fendenti sul corpo del 22enne, finché non è stato fermato dal coraggioso intervento delle persone sopraggiunte e, specialmente, dal titolare del bar, Mirco Cipolletta, oltre che da un ragazzo nigeriano.