Accusato di lesioni, assolto camionista

Era stato accusato dalla moglie di maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale. Ma in tribunale ha dimostrato che le accuse erano del tutto infondate ed è stato assolto con la formula più ampia. Protagonista della vicenda un camionista treiese. La moglie nel 2017 aveva raccontato alla polizia che l’uomo la vessava con insulti e minacce di morte continue, aveva descritto un pestaggio subito da lui, che le avrebbe lasciato ecchimosi e lividi con una prognosi di 10 giorni, e aveva sostenuto che lui l’aveva costretta ad avere rapporti sessuali minacciando, se lei si fosse sottratta, di svegliare le figlie in piena notte e di fare una scenata. Ma già l’ex capo della Mobile Alessandro Albini aveva scritto, nell’annotazione sulla vicenda, che la moglie sembrava relativamente credibile. La donna poi aveva ritirato la querela, e in tribunale i testimoni avevano smentito le sue versioni dei fatti. Ieri, nell’ultima udienza, il pm Rosanna Buccini ha chiesto comunque la condanna per i maltrattamenti e le lesioni. Ma il collegio ha seguito in pieno la linea dell’avvocato difensore Donatello Prete, e ha assolto l’imputato "perché il fatto non sussiste". Per l’uomo è stata la fine di un incubo durato cinque anni.

p. p.