SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

Acqua, c’è la bozza di statuto. Ma Parcaroli non ha firmato

Assemblea dei sindaci per il gestore unico, Gentilucci: "Passo in avanti". Anche il Comune di Recanati e Astea non hanno ancora sottoscritto il testo.

Assemblea dei sindaci per il gestore unico, Gentilucci: "Passo in avanti". Anche il Comune di Recanati e Astea non hanno ancora sottoscritto il testo.

Assemblea dei sindaci per il gestore unico, Gentilucci: "Passo in avanti". Anche il Comune di Recanati e Astea non hanno ancora sottoscritto il testo.

"Abbiamo fatto un nuovo passo avanti. I tecnici delle società di gestione hanno prodotto la documentazione che avrebbero dovuto fornire lo scorso 30 aprile, in lieve ritardo, ma è arrivata". Alessandro Gentilucci, presidente dell’Aato 3, è soddisfatto e si dice ottimista. "Il percorso per arrivare al gestore unico del servizio idrico integrato è ormai tracciato. Certo, tutto può sempre succedere, ma da questo momento in poi se qualcuno dovesse decidere di far saltare il tavolo si assumerebbe una gravissima responsabilità".

La fiducia di Gentilucci risiede soprattutto su due documenti che gli sono stati recapitati e di cui ha portato a conoscenza i sindaci nell’assemblea di ieri: il cronoprogramma che scandisce le operazioni da fare per arrivare alla data del 31 dicembre con la società costituita, e la bozza di statuto della stessa società. "Una bozza in cui – sottolinea Gentilucci – è tra l’altro previsto che gli eventuali utili della nuova società dovranno essere reinvestiti in servizi e investimenti. Credo che si stiano definendo le condizioni per chiudere positivamente questa partita, mantenendo l’acqua in mani pubblica. In ogni caso continuo a incalzare le società di gestione, tant’è che presto ci sarà una nuova assemblea".

Dietro le quinte, però, i problemi non mancano: sia rispetto alla "spartizione" delle quote della futura società, come pure sui posti inerenti agli organismi di governo della stessa, visto che ci sarà un solo consiglio di amministrazione, non più quelli attuali, riducendo le poltrone da occupare. E non è sfuggito che nella bozza di statuto presentata manchino alcune firme di peso, come quelle dei Comuni di Macerata e Recanati. Proprio su questo pone l’accento Gianmarco Mereu, referente di Rifondazione Comunista Macerata. "Il mancato assenso su questo documento di Macerata, Recanati e Astea, la società con un socio privato è la dimostrazione che tutta la propaganda del centrodestra a favore del pubblico fatta sinora è farlocca. A ridosso di una scadenza ravvicinata, senza tutti gli atti necessari approvati, Parcaroli si defila dalla tempestiva e proattiva costruzione del gestore unico che tanto aveva rivendicato durante la discussione della mozione che presentammo con Alberto Cicarè di Strada Comune".