"Acquaroli chieda lo stato di emergenza"

"Ritengo grave che la giunta regionale non abbia ancora inoltrato al governo nazionale la richiesta dello stato di emergenza per la siccità, dichiarata proprio ieri (lunedì, ndr) a sostegno di cinque regioni italiane. Il fenomeno, infatti, sta duramente colpendo anche le imprese agricole del nostro territorio. In tal senso, l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno che ho presentato insieme al gruppo del Partito Democratico per sanare questa clamorosa svista, che rischia di danneggiare pesantemente i nostri agricoltori, è certamente un segnale chiaro e importante che l’assemblea legislativa delle Marche ha voluto dare alla giunta. Auspico che il presidente Acquaroli colga ora l’opportunità offertagli per aprire un immediato canale di dialogo con il governo volto a sostenere concretamente la nostra regione e, in particolare, il settore agricolo". Così il consigliere regionale Fabrizio Cesetti (Pd), interviene per segnalare il silenzio della giunta regionale sulla questione siccità e per sottolineare come le Marche, a differenza di altre regioni, non abbiano ancora fatto richiesta al governo dello stato di calamità. E, proprio per cercare di sanare questo ritardo, il consigliere ha presentato un ordine del giorno approvato poi dal Consiglio all’unanimità. "Oltre a chiedere l’estensione alle Marche dello stato di emergenza - aggiunge Cesetti - il documento approvato impegna il presidente Acquaroli a prevedere sostegni e ristori per i danni causati dalla siccità e a porre in essere tutte le azioni utili per una migliore ottimizzazione delle risorse idriche. Del resto, di fronte a una situazione ormai drammatica, che va ad aggravare gli enormi problemi generati dagli aumenti del costo del carburante, dei mangimi e dei fertilizzanti, i nostri agricoltori non possono essere lasciati in balia degli eventi, ma hanno bisogno di certezze immediate, anche mettendo in campo, se necessario, la pianificazione di interventi straordinari volti a proteggere l’intero comparto".