Acquaroli negativo. "Ma resto a casa" Più ricoveri, terapie intensive stabili

Il governatore su Facebook dopo l’esito dell’esame: ancora in isolamento per il tempo necessario. Nelle Marche altri 518 casi nelle ultime 24 ore, 122 nel Maceratese. Nove vittime, due in provincia

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di Chiara Sentimenti

Tampone negativo per il governatore Francesco Acquaroli, che tuttavia ora dovrà comunque restare per dieci giorni in isolamento. Acquaroli si è chiuso in casa venerdì pomeriggio, dopo che la moglie Lucia è risultata positiva al tampone, e sabato mattina si è sottoposto anche lui al controllo. Dopo alcune ore di attesa, ecco il responso che ha fatto tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora, anche alle persone che sono state in contatto con lui in questi giorni. A dare la buona notizia è stato proprio Acquaroli con un post su Facebook. "Il risultato del tampone è negativo – ha scritto –. Ciò non significa nulla per me, poiché devo aspettare il tempo necessario, sperando di non diventare positivo e per questo resterò in isolamento. Tutti coloro che sono venuti in contatto con me nella settimana scorsa possono ritenersi tranquilli". Per i prossimi dieci giorni quindi, perché questo è il tempo in cui il virus potrebbe manifestarsi nel caso si abbiano avuti contatti stretti con un positivo, Acquaroli resterà chiuso da solo nella mansarda di casa. Ma se il governatore è risultato negativo, il Covid continua a non allentare la presa sulla regione. Ieri, sono stati 518 i nuovi casi registrati (68 sintomatici) di 1.921 tamponi testati nel percorso delle nuove diagnosi. Nove persone sono decedute nelle ultime 24 ore nelle Marche (tre donne e sei uomini, tra 51 e 92 anni), due nel Maceratese: un 86enne di Monte San Giusto e una 83enne di Pollenza, entrambi con patologie pregresse. Con questi salgono a 220 i morti in provincia dall’inizio della pandemia, 1.264 nelle Marche. Nel Maceratese, i nuovi casi sono 122, uno dei dati più alti delle Marche, secondo solo a Pesaro, dove i positivi sono 147. Seguono Ancona con 97 casi, Ascoli con 70, Fermo con 56, oltre a 16 casi da fuori regione. La casa e il contatto con i familiari si confermano una delle maggiori situazioni di contagio, con 139 casi registrati, di poco inferiore ai 143 nuovi contagiati in seguito a un contatto con altri soggetti positivi. Ventotto, invece, sono le persone contagiate in ambito lavorativo, 18 in ambienti di vita o socialità, 4 in contesti assistenziali, 17 sono gli studenti contagiati a scuola e 4 in ambito sanitario. Per altri 97 casi il servizio sanità della Regione fa sapere che si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Cresce anche il numero dei ricoverati, che arrivano a 714, 19 in più rispetto a sabato, di cui 683 (più 27) sono ricoverati nei reparti e 31 (meno 8) nei pronto soccorso, mentre resta stabile il numero di pazienti assistiti nelle terapie intensive. Si tratta di 85 persone, delle quali 17 a Pesaro, 17 a Torrette, 13 a Jesi, 21 al Covid Hospital di Civitanova, 7 a Fermo e 10 a San Benedetto. Nelle aree di semi-intensiva, invece, sono assistite 146 persone, quattro in meno di sabato. Di queste, 28 si trovano a Civitanova.