Addio a Mancini, ha ridato vita al gioco del tamburello

Angelo Mancini, storico tassista e artefice della ripartenza del tamburello a Treia, è stato ricordato come persona poliedrica, appassionato del mondo del collezionismo e arbitro di pallone col bracciale. Si è spento martedì all'età di 86 anni.

Addio a Mancini, ha ridato vita al gioco del tamburello
Addio a Mancini, ha ridato vita al gioco del tamburello

Verrà celebrato questa mattina, alle 10 nella chiesa di San Filippo, il funerale di Angelo Mancini, storico tassista e soprattutto uno degli artefici della ripartenza del gioco del tamburello a Treia. Mancini si è spento martedì, all’età di 86 anni. Lascia la moglie Maria Teresa, la figlia Simona, i nipoti e gli amici. Ultimo dei cinque fratelli della nota famiglia di restauratori e antiquari, Mancini viene ricordato come persona poliedrica, appassionato del mondo del collezionismo, in cui era conosciuto e apprezzato come ricercatore di curiosità, cartoline, francobolli e di autori locali operanti nel mondo dell’arte. Sempre cortese e rinomato per la sua disponibilità e bontà d’animo, è stato anche punto di riferimento in città, avendo prestato, per lungo tempo, servizio da tassista. Nei primi anni Settanta, da giocatore e dirigente fu con altri artefice della ripartenza in città dello sport del tamburello, attività che ancora oggi viene praticata con successo a Treia e in cui ricoprì per anni il ruolo importante di arbitro (si ricorda una sua nomina a "fischietto d’oro" dalla federazione) e di designatore arbitrale. Mancini fu impegnato come arbitro anche nell’ambito del gioco del Pallone col bracciale.