
Gino Ranciaro aveva 83 anni: avvocato, vicepresidente del Cus e tesoriere dell’Alam, era stato impegnato anche in politica
Si è spento ad 83 anni dopo una lunga malattia l’avvocato Gino Ranciaro. Personaggio di spicco dell’avvocatura maceratese, aveva abbinato l’impegno professionale alla passione per lo sport, che lo aveva anche portato a ricoprire il ruolo di vicepresidente vicario del Cus, braccio destro del presidente Totò De Introna. Ranciaro era stato anche ai vertici dell’Alam, l’associazione dei laureati dell’ateneo maceratese, la cui presidente Daniela Gasparrini lo ricorda con affetto sia a livello professionale che umano: "Gino era nel consiglio d’amministrazione dell’associazione, dove svolgeva il ruolo di tesoriere. L’Alam è molto rattristata per questa perdita. Conobbi Gino quando eravamo studenti nei corridoi della facoltà di Giurisprudenza. È stato un goliarda, ha vissuto la sua vita di studente con allegria e vivacità, vero erede dei ‘clerici vagantes’, i primi studenti universitari che per formarsi e per studiare giravano già attorno all’anno mille. Era stato nominato per questo ‘pontefice massimo’ – ricorda Gasparrini –, e come membro dell’associazione dei laureati Unimc era efficacissimo nell’organizzazione e nella preparazione degli eventi. La sua funzione non si limitava alla tesoreria, ma proponeva come membro iniziative ed eventi con vivacità".
Ranciaro era sposato con Maria Raffaela Merelli e aveva tre figli, Alessandro, Federica ed Elena. Oltre a ricordare la sua brillante carriera, Gasparrini ricorda che Ranciaro "è stato anche vicepresidente del Cus, occupandosi per molto tempo anche di questa associazione. È stato anche un bravo tennista. Ha svolto attività politica, è stato un ottimo avvocato, un professionista molto serio. Lo ricorderò personalmente sempre con grande affetto, l’Alam è molto rattristata per la sua scomparsa". L’ultimo saluto oggi nella chiesa dell’Immacolata.
Lorenzo Fava