
di Lorenzo Monachesi
Poste Italiane ha cominciato a tagliare nel capoluogo le "cassette di impostazione", quelle rosse, dove la gente imbuca cartoline, lettere o altro. È una riduzione – in Italia si parla di un taglio da 46.500 a 29mila – che risponde ai criteri fissati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Non è dato sapere – Poste Italiane non ha risposto alla richiesta – quante cassette saranno eliminate nel Maceratese. Agli utenti, soprattutto anziani, non resta che fare più strada per imbucare le lettere. Già capita, infatti, di trovare sigillate le buche dove infilare la posta, quindi occorre armarsi di pazienza e fare due passi per trovare quella più vicina. Sono stati però fissati dei criteri perché non sia eccessivamente penalizzata la popolazione. "Deve essere garantita una cassetta d’impostazione – si legge nel provvedimento dell’Agcom – entro la distanza massima di mezzo chilometro dal luogo di residenza per il 50% della popolazione residente; o entro la distanza massima di un chilometro dal luogo di residenza per l’85% della popolazione residente e una entro la distanza massima di 1,5 chilometri dal luogo di residenza per il 92% della popolazione". Email, whatsapp, social hanno inevitabilmente inciso sul volume di lettere e cartoline, tanto che l’Agcom rileva che "l’evoluzione del mercato ha portato a una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso le cassette di impostazione fino a rappresentare solamente il 3% del volume totale". C’è però una buona notizia: l’installazione di cassette di nuova generazione (Smart letter box) che danno una serie di informazioni e sono soprattutto dotate di sensori che verificano la presenza o meno di corrispondenza, un’informazione importante, perché evita inutili passaggi per svuotare la cassetta quando non vi è nulla. Ma anche in questo caso ancora non è dato sapere dove e quando saranno installate.