"Adolfo De Carolis e la xilografia" Mostra dell’Accademia di belle arti

Sarà inaugurata venerdì 28 nella galleria Gaba.Mc. Opere dalla collezione. di Francesco Parisi

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Sarà inaugurata venerdì 28 ottobre, alle 17 nella galleria Gaba.Mc dell’Accademia di belle arti, la mostra "Adolfo De Carolis e la xilografia nelle Marche. Opere dalla collezione Francesco Parisi" a cura di Loredana Finicelli e Maria Letizia Paiato. Una mostra, organizzata per celebrare i 50 anni dall’istituzione dell’Accademia, che indaga un settore dell’attività di De Carolis che lo rese ulteriormente celebre e che gli consentì di riportare in auge una tecnica, la xilografia, totalmente caduta in disuso. Saranno esposte oltre 90 xilografie provenienti dalla collezione di Parisi, che mostrano il grande talento artistico di De Carolis nonché quello dei suoi seguaci, chiamati dallo scrittore Ettore Cozzani "la bella Scuola", accumunati da una tensione idealizzante neomichelangiolesca inconsueta nel panorama grafico italiano. La mostra include inoltre un’ampia sezione dedicata alla celebre Scuola del Libro di Urbino, la più prestigiosa scuola di illustrazione italiana fondata e guidata dallo stesso De Carolis fino alla sua morte e proseguita, nella didattica, da alcuni suoi fedeli allievi come il marchigiano Bruno da Osimo. Una terza sezione è dedicata ancora a quegli Xilografi marchigiani che mantennero inalterata nel corso degli anni la grande tradizione dell’incisione su legno come Attilio Giuliani di Ancona e Sanzio Giovannelli di San Benedetto. Tre sezioni scandiscono la mostra affrontando diverse sfaccettature dell’ampio raggio d’influenza del grande artista marchigiano, fra cui non mancano alcune preziose edizioni originali, come ad esempio Fedra, la tragedia di Gabriele D’Annunzio, pubblicata da Treves Milano nel 1909, a raccontare il clima culturale nel quale lavorava De Carolis, oltre allo stretto legame con il Vate. Per la chiusura della mostra, il 27 gennaio alle 17, sarà presentato al pubblico il catalogo dell’esposizione con saggi delle curatrici e prefazione di Parisi.