Aggredì un’entraineuse: condannato 26enne

Il pakistano residente a Tolentino era accusato di rapina e lesioni. La sentenza: un anno e mezzo di reclusione e 6mila euro alla ragazza

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di Paola Pagnanelli

Fuori dal night, avrebbe aggredito una entraineuse strappandole di mano il cellulare e i soldi, poi l’avrebbe colpita con una gomitata e sarebbe scappato. Per questo, accusato di rapina e lesioni, è stato condannato il pakistano Siddique Abu Bakar, 26enne residente a Tolentino. Ma lui assicura che le cose non stanno affatto così. L’episodio era avvenuto a Corridonia il 30 maggio del 2019. Secondo l’accusa, il ragazzo avrebbe aggredito l’entraineuse strappandole di mano il cellulare, nella cui custodia lei aveva messo anche dei soldi in contanti. Poi l’avrebbe minacciata di morte, l’avrebbe presa per i capelli e infine l’avrebbe colpita con una gomitata in pieno volto prima di andarsene lasciandola in mezzo alla strada. La ragazza era dovuta andare al pronto soccorso per le lesioni subite, e aveva avuto una prognosi di 10 giorni. Dopo la sua denuncia, il pakistano è finito sotto accusa. Ieri mattina nell’udienza preliminare in tribunale a Macerata, per lui l’avvocato difensore Roberta Bizzarri ha chiesto il processo con il rito abbreviato.

Il pubblico ministero Enrico Riccioni ha dunque chiesto la condanna a due anni e mezzo di reclusione per il pakistano, sulla base degli elementi di prova raccolti a suo carico dai carabinieri con le indagini. L’avvocato Bizzarri ha invece dato una versione del tutto diversa dell’episodio. Ha detto che i due si erano conosciuti in un night e già da qualche tempo si frequentavano. Quella sera avevano cercato un albergo, ma alla fine lei si era rifiutata di passare la notte con lui. Così sarebbe nato il litigio piuttosto acceso. Il pakistano però non avrebbe voluto colpire la ragazza, inoltre sarebbe tornato pochi minuti dopo da lei per ridarle soldi e cellulare, ma al suo arrivo avrebbe trovato l’ambulanza del 118 intervenuta per soccorrere la giovane. Per questo il difensore ha chiesto l’assoluzione del 26enne, assicurando che non c’era stata alcuna rapina.

Alla fine, il giudice Domenico Potetti ha inflitto all’imputato la pena di un anno e mezzo di reclusione, e una provvisionale di 6mila euro in favore della ragazza, che si era costituita parte civile con l’avvocato Giulio Abbate. L’avvocato Bizzarri annuncia che farà appello contro la sentenza, per dimostrare come siano andate davvero le cose quella notte.