Al bodybuilder Zagaglia tolti gli arresti domiciliari

L’uomo torna libero in attesa delle udienze in cui è accusato di ricettazione e spaccio: era stato trovato con quattro etti di cocaina, anabolizzanti e soldi.

Al bodybuilder Zagaglia  tolti gli arresti domiciliari

Al bodybuilder Zagaglia tolti gli arresti domiciliari

di Paola Pagnanelli

Torna libero il bodybuilder portorecanatese Riccardo Zagaglia, finito ai domiciliari dopo il sequestro in casa sua di quattro etti di cocaina e cento milligrammi di nandrolone, considerato anche questo sostanza stupefacente, e poi di decine di confezioni di anabolizzanti e dopanti, alcune senza l’autorizzazione all’immissione in commercio, e infine 9mila euro in contanti. L’arresto era avvenuto a giugno, dopo un controllo dei carabinieri del Nas di Ancona. Nell’udienza di convalida Zagaglia, difeso dall’avvocato Simone Santoro, aveva ammesso di aver commesso un errore, dovuto alle difficoltà economiche vissute negli ultimi tempi, per vicende personali che avevano richiesto diversi esborsi e in seguito all’uscita dal circuito dei bodybuilder professionisti. Lavorando come personal trainer, il portorecanatese non sarebbe riuscito a far fronte a tutte le necessità. E così, con le sostanze illecite aveva pensato di guadagnare qualcosa. Quanto alla somma trovata in casa sua, si trattava di quanto rimasto dalla vendita della sua palestra. Ieri mattina, accogliendo l’istanza dell’avvocato Santoro, il giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi ha revocato gli arresti domiciliari, non essendoci più esigenze cautelari. Zagaglia dunque è tornato libero. A ottobre e novembre si terranno le udienze, la prima per l’accusa di spaccio di stupefacenti, relativa alla cocaina e al nandrolone, e la seconda per ricettazione, commercio di farmaci non autorizzati e dopanti, in relazione alle confezioni di medicinali trovate in casa sua. Il portorecanatese potrà chiarire in tribunale la sua posizione in merito alle accuse mosse contro di lui.