"Al concerto con mia figlia che ha problemi motori Ma i nostri posti erano occupati"

"Mia figlia e io siamo andate al concerto di Vasco Rossi ad Ancona – racconta Alberta Camilletti –. Eravamo felicissime. Mia figlia ha problemi motori, quindi ho comperato due biglietti sulle gradinate al modico prezzo di 80,50 euro. Il concerto iniziava alle 21, ma noi siamo rimaste per più di due ore sul corridoio sopra le gradinate al fresco, convinte che i nostri posti fossero lì e ci aspettassero. Niente di tutto questo. Quando ci siamo recate nel settore e alla fila riportati nei biglietti, i posti erano tutti occupati. Ai nostri posti, come ci hanno detto gli occupanti delle file vicine, c’era una coppia molto distinta, che non ci ha mostrato i biglietti e che non aveva intenzione di andarsene. Ho cercato qualcuno del servizio di sicurezza, non trovandolo mi sono rivolta ai numerosi poliziotti. Uno di questi è uscito fuori dai cancelli per parlare con uno di loro e quando mi sono avvicinata mi sono sentita dire che non poteva farci niente. Stava iniziando lo spettacolo. Io e mia figlia ci siamo sedute sui gradini di passaggio. Volete sapere come abbiamo riavuto i nostri posti? Grazie all’intervento delle persone delle file vicine che, calorosamente ma con educazione, hanno puntato il dito contro di loro dicendo che erano in torto ed erano delle persone spregevoli. A quel punto se ne sono andati. Questo episodio è una sciocchezza rispetto a tante cose gravi che succedono, ma lo racconto per ribadire che non ci si appropria delle cose altrui, che non serve fare i furbi, che non è bello girarsi dall’altra parte e che è bello sentirsi uniti e trovare aiuto".