I giorni dedicati al tema della pace si sono conclusi al Lido Cluana con un’importante partecipazione di pubblico e ora il comitato che ha organizzato le iniziative riconsegnerà al Comune lo striscione ‘No alle guerre’, con l’invito ad appenderlo di nuovo al balcone di Palazzo Sforza. ‘Palestina libera’ lo slogan che al Lido ha riecheggiato, gridato dai partecipanti alla manifestazione unitaria organizzata da Marche per la Palestina ad Ancona, in collegamento con Civitanova all’inizio dell’incontro allestito dal Coordinamento cittadino ‘Civitanova per la pace’ che domenica ha concluso il ciclo di iniziative sul tema ‘Costruiamo la pace con mezzi di pace’, realizzato grazie anche al sostegno dell’Università della Pace e con il patrocinio del Comune.
In settimana il Lido ha ospitato momenti di approfondimento, confronto, espressione artistica con la presenza del giornalista Davide Lerner e di Meri Calvelli del Centro Vic di Gaza, con l’Anpi che con l’intervento di Claudio Bernacchia e una mostra ha ripercorso il bombardamento di Civitanova durante la seconda guerra mondiale, con i laboratori di Emergency e Amnesty International rivolti ai bambini che hanno espresso con i disegni la loro richiesta di pace, con le voci di Primigenia Folk Lab, condotte da Serena Abrami, e la musica di Francesco Morreale, infine con la mostra Fuck War, allestita dal Magma di Civitanova.
Nell’incontro pubblico conclusivo la vice presidente dei Beati costruttori di pace, Lisa Clark, ha illustrato il lavoro di ICan, l’organismo che nel 2017 ha vinto il premio Nobel per la pace per il lavoro finalizzato a ottenere l’abolizione delle armi nucleari. Roberto Mancini, dell’Università d Macerata, ha illustrato il documento votato dal Parlamento Europeo sulla sicurezza e ne ha criticamente evidenziato gli aspetti relativi all’aumento della spesa militare.