Alessandro
Feliziani
Nei mesi scorsi,
per la prima volta nella sua storia, la più diffusa piattaforma di distribuzione di film e serie tv
a pagamento su web ha perso migliaia di abbonati ogni giorno. La battuta di arresto
è forse il segno che l’uso
delle tecnologie digitali sta arrivando a un punto di saturazione e molta gente comincia a stancarsi del mondo "virtuale". La crescita che si è avuta nel 2021 nella diffusione dei libri cartacei,
con corrispondente calo degli e-book, è una sorta di controprova. Un "termometro" di questa tendenza è anche
"Il Barattolo", mercatino
di piccolo antiquariato, modernariato e collezionismo che si svolge oggi, come ogni seconda domenica del mese, sotto i portici del palazzo degli Studi, a Macerata. C’è sempre molta gente: chi va solo per curiosare e magari non resiste a comprare qualcosa, e chi, invece, cerca di "recuperare" un po’ del proprio passato
o ridare vita a oggetti troppo frettolosamente dichiarati obsoleti. Le bancarelle più frequentate sono quelle
dei vecchi dischi in vinile, che stanno conquistando anche molti giovani. Chi i dischi li ha conservati, ma non ha più
il giradischi funzionante, cerca l’accessorio per rimetterlo
in vita. Oggetti molto richiesti sono i walkman per ascoltare
le musicassette, vecchi orologi con la carica a molla, macchine fotografiche analogiche, compresa la mitica Polaroid.
Sotto quel loggiato, per pochi euro, si trova di tutto: accessori vintage, antichi giocattoli
in legno, fumetti d’annata, giornali e cartoline d’epoca, libri ormai fuori commercio
e, se si è fortunati, anche prime edizioni, tra cui i famosi Oscar o i Bur dalla copertina completamente grigia. Insomma, tante cose
che abbiamo avuto, ma
che nel tempo abbiamo perso, regalato, buttato, convinti
che non ne avremmo più avuto bisogno e che, invece,
ora tornano ad attrarci.
È nostalgia? Forse, ma anche
la emotiva convinzione
che recuperare il passato ci permette di essere più padroni del presente e del futuro.