ANTONIO TUBALDI
Cronaca

Al via le celebrazioni leopardiane. Conferenza e recital con Popolizio

Il premio andrà al professor. Eugenio Mazzarella. In serata appuntamento. sul Colle dell’Infinito.

Il premio andrà al professor. Eugenio Mazzarella. In serata appuntamento. sul Colle dell’Infinito.

Il premio andrà al professor. Eugenio Mazzarella. In serata appuntamento. sul Colle dell’Infinito.

Recanati ricorda Giacomo Leopardi, domenica, nel 227° anniversario dalla nascita. "Le celebrazioni – tiene a sottolineare il sindaco Pepa – rappresentano un momento di condivisione e arricchimento reciproco, un’opportunità per riscoprire la bellezza e la profondità del pensiero leopardiano e per riflettere sul suo messaggio sempre attuale". La cerimonia si aprirà alle 18 nell’aula magna del Comune. Dopo i saluti del presidente del Centro nazionale di studi leopardiani Fabio Corvatta, del rappresentante di casa Leopardi e del sindaco, saranno premiati i vincitori del premio Leopardi per tesi di laurea magistrale, specialistica e di dottorato. La prolusione sull’opera letteraria del poeta dell’Infinito è stata affidata a Eugenio Mazzarella (foto), poeta, filosofo e politico, già ordinario di filosofia teoretica alla Federico II di Napoli e già presidente della facoltà di lettere dello stesso ateneo, che terrà una conferenza sul tema "Almeno sposto la polvere. L’ufficio della poesia". A lui sarà conferito il premio Leopardi. In serata le celebrazioni si spostano nell’Orto del Colle dell’Infinito dove, alle 21, con la collaborazione del Fai l’attore e regista teatrale Massimo Popolizio terrà il recital dal titolo "Leopardi oltre le rime", con accompagnamento al violoncello di Emilia Slugocka. "L’obiettivo – dice il presidente del Cnsl Fabio Corvatta – è promuovere la conoscenza del pensiero leopardiano con un approccio multidisciplinare, un percorso iniziato con la digitalizzazione dei manoscritti e proseguito portando le opere di Leopardi a conoscenza dei popoli del mondo con la traduzione dell’Infinito in cento lingue.

Antonio Tubaldi