Pieve Torina (Macerata), 18 gennaio 2019 - Sarà celebrato questa mattina alle 11.30, sul sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta di Pieve Torina, il funerale di Alessio Giovannini, giornalista sportivo morto l’altroieri dopo avere combattutto contro una malattia che in poche settimane non gli ha lasciato scampo. Nel dolore e nel ricordo del 40enne si sono stretti in tanti, a partire dal campione di salto in alto, Gianmarco Tamberi. «Addio amico mio – ha scritto ‘Gimbo’ sul profilo Instagram –, mi mancherai da morire. Ogni volta che lasciavo la pedana dopo una gara eri la prima persona che incontravo, con quel microfono in mano e soprattutto sempre con le parole giuste pronte da dire. Con te ho fatto la mia prima intervista da atleta azzurro, Helsinki 2012. Finalmente entrambi realizzavamo il nostro sogno della nazionale, insieme. Chiunque ti ha conosciuto ti ha sempre voluto bene, perché era impossibile non volertene».
Giovannini lavorava nell’area comunicazione della Fidal. Aveva iniziato a seguire e a raccontare l’atletica nelle sue Marche, nel 2003, come giornalista in tv e quindi da responsabile delle relazioni esterne nel comitato regionale. Una passione crescente e inesauribile, per diventare un uomo cardine negli anni iniziali di attività del Palaindoor di Ancona e nell’organizzazione di tanti eventi, fino agli Europei Master del 2009. Poi il trasferimento a Roma, nell’ufficio stampa nazionale, dove si era fatto notare per le straordinarie qualità, nel lavoro quotidiano e nelle manifestazioni anche a livello internazionale.
«Ci sarà un vuoto da oggi – questo il ricordo della federazione –. Chi ama l’atletica, proverà a continuare con l’entusiasmo che Alessio ha sempre trasmesso a tutti». Dal 2002 al 2004 aveva lavorato per l’Ansa da Camerino. Lo ha ricordato ieri anche il gruppo «Succisa Virescit», Giuliano De Minicis,Tonino Dominici e Sandro Paradisi, che avevano condiviso con Giovannini, assieme al sindaco Gentilucci, l’impegno solidale per la realizzazione della scuola e di iniziative per i giovani di Pieve Torina. «Abbiamo perso un amico sincero – le parole –. Soltanto pochi giorni fa in ospedale, parlavamo di cosa avremmo potuto e dovuto fare per dare alla scuola e ai ragazzi il completamento di quella struttura con la realizzazione di un centro civico/palestra». Giovannini viveva a Roma con la compagna, Simona. La camera ardente è stata allestita all’ospedale Spallanzani di Roma e poi al Palaindoor, di Ancona.