
di Diego Pierluigi
Ci sono tanti marchigiani tra gli oltre mezzo milione di giovani che, insieme a Papa Francesco, stanno dando vita alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona. La Conferenza episcopale marchigiana ha stimato in 1.400, i ragazzi provenienti dalle parrocchie della regione, accompagnati dai preti e animatori della pastorale giovanile e degli oratori, a quali si sommano un consistente gruppo organizzato formato dai giovani delle Comunità Neocatecumenali, che abbinano alla Gmg anche un loro raduno internazionale: dalle Marche sono ne sono partiti circa 1.200. Vanno poi contati i giovani che singole parrocchie, movimenti o gruppi ecclesiali del territorio hanno portato nella capitale del Portogallo in maniera autonoma, per cui non è arrischiato calcolare che complessivamente i giovani marchigiani presenti a Lisbona toccano le 3.000 unità. Per quanto riguarda la diocesi di Macerata, sono 120 i partecipanti (dai 16 anni in poi) con a seguito sei sacerdoti, poi gli educatori ed anche una coppia di sposi che si sono conosciuti proprio durante una Gmg, precisamente 12 anni fa a Madrid. I gruppi, al momento della partenza dal Centro Fiere di Villa Potenza, sono stati salutati dal vescovo e presidente della Conferenza episcopale marchigiana, Nazzareno Marconi, il quale così commenta i numeri sulla partecipazione all’evento: "Un dato che dopo l’esperienza del Covid - ha affermato - che ha rinchiuso tanti nell’isolamento, e la conseguente difficoltà di riunire i giovani per progetti impegnativi e di lungo termine, testimonia il risultato di un lavoro che sacerdoti e laici - impegnati in parrocchie, oratori e gruppi ecclesiali - stanno portando avanti con dedizione".
"Per comprendere quanto la Gmg possa incidere - prosegue Marconi -, sono solito usare un’immagine: quando una persona manca di punti di riferimento valoriali nella sua vita, si dice che “ha perso la bussola“. L’intera esperienza delle Gmg, così come la pensò ed iniziò nel 1984 San Giovanni Paolo II, è proporre la bussola della fede come aiuto per orizzontarsi nella vita. In ogni bussola ci sono 4 lettere, che indicano 4 direzioni, 4 vie da percorrere: N per Nord poi S, E, O. Il primo viaggio che una Gmg aiuta a fare va verso la lettera N: insegna in pratica a camminare con fiducia dall’io al Noi. Il secondo viaggio va verso la S: il segreto di tutto è affidarsi ogni giorno di più al Signore. Il terzo viaggio va verso la E: la Gmg insegna a riconoscere ogni giorno ciò che è Essenziale e ad esserne contenti. Infine, l’ultimo viaggio va verso la lettera O: tanti oggi dicono che il segreto della gioia è prendere, accumulare, possedere, invece solo chi sa Offrire troverà la perfetta letizia. Se su circa 140.000 giovani che oggi vivono nelle Marche, i 3.000 che sono a Lisbona si lasceranno arricchire da questa esperienza, avremo in loro un significativo lievito di speranza per guardare al futuro".