Gran Paradiso, precipita per trenta metri in un crepaccio

Incidente choc sul Gran Paradiso: disperso un alpinista di 27 anni di Camerino, salvo il compagno di cordata. Ricerche disperate

Le ricerche sul ghiacciaio del Gran Paradiso

Le ricerche sul ghiacciaio del Gran Paradiso

Macerata, 28 giugno 2020 - È precipitato in un crepaccio per circa trenta metri, sul Gran Paradiso, in Valle d’Aosta, il 27enne di Camerino Daniele Catorci, che da un anno si trova a Trento per il dottorato di ricerca. Il dramma è accaduto sulla parete nord all’alba di ieri: la chiamata ai soccorsi è arrivata alle 5.25 dal compagno di cordata 28enne, anche lui del Maceratese. Immediato l’intervento del soccorso alpino valdostano, coadiuvato anche dall’elicottero della Guardia di finanza, per recuperare il ragazzo.

AGGIORNAMENTO / I soccorritori "Nessuna speranza di trovarlo vivo"

Dopo sei ore però, verso le 11.30, a causa dell’innalzamento delle temperature e del rischio di crolli, le ricerche sono state sospese e riprenderanno questa mattina (sempre che le condizioni del tempo lo permettano).

Tutta la comunità tifa e prega per il 27enne, figlio di due docenti Unicam. Scalatore, istruttore, laureato in chimica e grande amante della montagna, all’alba di ieri ha deciso con il suo amico di raggiungere la cima. Secondo le ricostruzioni, sono partiti a notte fonda, dopo avere fatto colazione, dal rifugio Federico Chabod a Valsavarenche (a 2.710 metri), nel parco del Gran Paradiso, verso le 2.30. I due compagni sarebbero stati i primi a lasciare la struttura; arrivati a circa 3.400 metri di quota, sotto la parete nord, avrebbero rallentato, fermandosi per sistemare moschettoni e corde, per cominciare la scalata e arrivare alla meta. A questo punto, intorno alle 5, ci sarebbe stato il crollo e sotto al 27enne si sarebbe aperta una voragine. Il compagno (essendo in cordata e quindi sul ciglio del crepaccio) avrebbe provato a bloccare la corda per frenare la caduta e trattenerlo in superficie, invano. Nel tentativo si è ferito a una mano e, arrivati sul posto gli operatori sanitari del 118, è stato portato all’ospedale Umberto Parini di Aosta. Le sue condizioni, comunque, non sono gravi; per lo sforzo potrebbe subire un’operazione al tendine, ma più che altro è sconvolto da quanto accaduto. Tecnici del soccorso alpino e Guardia di finanza a metà mattinata sono stati costretti purtroppo a sospendere le ricerche di Catorci. Le operazioni sono piuttosto complicate. Il ragazzo, infatti, non sarebbe caduto in modo perpendicolare e, considerata la profondità, le ore trascorse, la temperatura e la neve crollata su di lui, non sarebbero molte le speranze di ritrovarlo sano e salvo. I soccorritori dovranno calarsi per oltre 20 metri e poi scendere ulteriormente in diagonale. Tutta Camerino, e non solo, è con il fiato sospeso per il recupero. I cittadini e il mondo universitario si stringono alla famiglia, restando in silenzio. La speranza è che nella notte la situazione non peggiori. Oggi, all’alba, si valuterà pure un nuovo tentativo per estrarre il ragazzo.