LUCIA GENTILI
Cronaca

Altro esposto al prefetto: "Comune, gravi criticità"

Il capogruppo di minoranza: "Centinaia di atti amministrativi non pubblicati"

Il capogruppo di minoranza: "Centinaia di atti amministrativi non pubblicati"

Il capogruppo di minoranza: "Centinaia di atti amministrativi non pubblicati"

Il capogruppo della minoranza San Ginesio Comunità Condivisa, Nicola Ferranti (nella foto), ha presentato un nuovo esposto al prefetto Isabella Fusiello per segnalare "gravi criticità nell’attività amministrativa del Comune", con la richiesta di un intervento urgente. Ferranti parla di una "situazione che, ormai da tempo, compromette in modo serio e continuativo la funzionalità democratica e la legalità amministrativa. rendendo estremamente difficile, se non impossibile, l’esercizio effettivo delle prerogative riconosciute ai consiglieri comunali".

Già in passato era stata segnalata "la mancata pubblicazione di centinaia di atti amministrativi sul sito istituzionale dell’ente: circa 392 determine e 26 delibere di giunta per il periodo 2018–2023". "L’intervento della prefettura, che colgo l’occasione per ringraziare, aveva inizialmente prodotto un effetto positivo, ma tale miglioramento si è purtroppo rivelato temporaneo – prosegue Ferranti -. Oggi ci troviamo, infatti, in una situazione non solo analoga, ma ulteriormente aggravata da comportamenti sistematici di ostruzionismo e da una totale mancanza di riscontro istituzionale da parte degli uffici competenti.

Il 26 marzo scorso ho protocollato una richiesta, indirizzata alla segretaria comunale e ai responsabili di area, relativa alla mancata pubblicazione di numerosi atti amministrativi riferiti al 2024. Ho inviato un sollecito il 26 maggio, ma anche in questo caso, trascorsi oltre 90 giorni complessivi, il silenzio è stato totale, eccezion fatta per un singolo responsabile. Da un controllo odierno risultano ancora diversi atti da pubblicare per le aree di lavori pubblici, sisma e vigili urbani".

Secondo Ferranti questa "omissione cronica non rappresenta un semplice disguido amministrativo, bensì una forma concreta di impedimento istituzionale all’esercizio delle funzioni consiliari". Riferisce inoltre che, durante il Consiglio comunale dell’8 maggio, "e in altre occasioni precedenti, si sono verificati episodi di interferenza indebita da parte di alcuni dipendenti comunali, che -su invito del sindaco- hanno preso parte attivamente al dibattito, interrompendo i consiglieri di minoranza, fino ad alterare l’andamento delle sedute".

"Non meno grave è la gestione delle richieste di accesso agli atti, che vengono spesso evase con ritardo, in modo parziale o con documentazione non pertinente", conclude. Quindi chiede al prefetto di valutare un nuovo intervento.