Anche il post scuola a pagamento

Dopo il pasticcio sull’assistenza prima della campanella, nuovo balzello per le famiglie con figli alle elementari

Migration

"I genitori non arrivano esattamente in orario per l’uscita da scuola? Devono pagare due euro al giorno alla cooperativa". Dopo il pre-scuola, anche il servizio dopo scuola diventa un optional a pagamento per le famiglie maceratesi con i figli alle elementari. Chi non riesce a presentarsi puntuale alla campanella finale e ha bisogno di qualche minuto di tolleranza, infatti, quest’anno non potrà trovare i figli ad attenderli nell’atrio, come avveniva negli anni scorsi. Quest’anno, anche il dopo scuola è affidato alla cooperativa Ea Giovani, la stessa che si occupa dell’assistenza alla mensa, e la stessa a cui è stato affidato anche il pre-scuola, quando l’amministrazione ha dovuto trovare una soluzione veloce una volta scoperto che c’era un problema, a lezioni iniziate. Per il dopo scuola, la cooperativa chiede la stessa cifra che chiede per l’assistenza a mensa: un’assicurazione al costo di 10 euro, e due euro ogni giorno. Si possono pagare varie rate da 80 euro, che comprendono 35 quote e l’assicurazione. Dagli 80 euro poi si scalano via via le quote per le giornate di utilizzo effettivo del servizio. Il dopo scuola non è un servizio richiesto da genitori ritardatari, ma da genitori che lavorano, e che magari devono riuscire a recuperare due figli che escono in due scuole diverse nello stesso momento. La cifra richiesta dalla cooperativa è tutt’altro che esorbitante, non sconquassa i bilanci familiari come una bolletta o un problema ai denti. Ma è l’ennesimo servizio minimo che è diventato a pagamento. Come lo è stato il pre-scuola, gratuito da quest’anno solo per chi ha fino a 40mila euro di Isee. E infine, gli autobus a servizio del campus di via Roma sono stati eliminati. Questo ha fatto sì che più studenti debbano essere accompagnati in auto dai genitori: il traffico è aumentato, chi ha la fortuna di avere un bus comodo per arrivare alle ex Casermette rimane imbottigliato e arriva tardi in classe, cosa che è di incentivo ulteriore a usare l’auto invece dei mezzi pubblici. Tutto si traduce in più spesa e più impegno per le famiglie, che si trovano davanti una strada sempre più in salita, al netto dei proclami.