"Anffas, bollette lievitate di 80mila euro"

L’allarme di Scarponi: "È una cifra pazzesca. Già prima era un’impresa titanica far quadrare i bilanci, andare avanti così è dura"

Migration

di Chiara Gabrielli

"In base alla nostra proiezione, a fine anno avremo speso per l’energia circa 80mila euro in più rispetto al 2021. L’aumento è tra i 6 e gli 8mila euro in più al mese. Sono cifre pazzesche. Già in passato far quadrare i bilanci era un’impresa titanica, adesso sta diventando impossibile, sarà dura tirare avanti, a meno che non ci sia a breve un intervento importante delle istituzioni".

Parola di Marco Scarponi, presidente dell’Anffas di Macerata, associazione che accoglie 48 ragazzi al centro diurno, 17 nelle due comunità alloggio e quattro nell’appartamento del ‘dopo di noi’. Oltre a ciò, l’Anffas garantisce 24mila ore annuali di prestazioni ambulatoriali con terapie per circa 400 bambini. Un servizio importantissimo, essenziale per il territorio, a favore di persone con disabilità intellettiva eo relazionale e dei loro genitori e familiari. "Le difficoltà si sono moltiplicate – spiega Scarponi –, già nel periodo della pandemia abbiamo sofferto, non si poteva nemmeno organizzare eventi. Ora ci piacerebbe riprendere e mettere in campo qualche iniziativa, magari in piazza. L’accreditamento in sé per sé non è mai sufficiente per coprire i costi, contiamo molto sulle raccolte fondi. C’è da affrontare il grande problema dei rincari. La spesa per l’energia, tra elettricità e riscaldamento, è infatti aumentata di circa il 40 per cento, quella per i trasporti invece si aggira attorno al 30 per cento in più rispetto all’anno scorso. Dovremo quindi usare l’avanzo di bilancio per coprire queste spese, avanzo che di solito reinvestivamo in servizi per l’anno successivo. Non ci sono molte alternative. Se non avessimo avuto il fotovoltaico, che abbiamo installato nel 2012, comunque, avremmo già chiuso i battenti". Non solo elettricità e riscaldamento, c’è da affrontare anche il caro carburanti: "I due pulmini, ciascuno da 9 posti, percorrono circa 500 chilometri al giorno – sottolinea Scarponi –. Andiamo noi a prendere i ragazzi, li portiamo in sede e poi nel pomeriggio li riaccompagniamo a casa, arriviamo a raggiungere paesi come Loro Piceno, Tolentino, Treia, Montecassiano. I pulmini vanno a gasolio. Di solito questo servizio sarebbe a carico dei Comuni, ma qui è a carico nostro. Solo per il diesel,di questi tempi spendiamo il 30 per cento in più. Il caro energia ci ha messo seriamente in difficoltà". Con i costi alle stelle si guarda al futuro con enorme preoccupazione.

"La Regione non parla di incrementare il valore delle prestazioni né di aumentare il contributo – fa notare il presidente Scarponi –, ma il budget è fermo da 10 anni. Un eventuale aumento sarebbe l’ideale per noi, ma non credo sia un’ipotesi praticabile ora. Siamo un’associazione di famiglie, e in qualche modo ce la faremo, ma è davvero dura andare avanti a queste condizioni".