Anno nero: una vera morìa di imprese

Prima riunione del Tavolo per lo sviluppo economico sollecitato dalla Cna. "Industria e terziario i settori più in difficoltà"

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Crollo delle imprese attive in tutta la provincia, un trend negativo iniziato lo scorso anno che negli ultimi sei mesi ha avuto un’impennata preoccupante. Il quadro decisamente poco incoraggiante è emerso ieri mattina nel corso della prima riunione del "Tavolo istituzionale per lo sviluppo economico" convocato dalla Provincia, su sollecitazione della Cna, a cui hanno partecipato i sindacati e diverse associazioni artigianali, agricole e imprenditoriali del territorio.

Secondo i dati forniti dalla Cna, su numeri dalla Camera di commercio, "negli ultimi due semestri c’è stata una decisa e progressiva accelerazione nel processo di diminuzione delle imprese attive nella nostra provincia che si è distaccata molto dalle dinamiche demografiche d’impresa delle altre province". Il calo nel Maceratese, infatti, è del 4,4% contro lo 0,4% della provincia di Ancona, lo 0,1% di Ascoli, lo 0,8% di Fermo e lo 0,7% di Pesaro.

"Le imprese attive sono in decisa diminuzione per tutti i macrosettori – ha spiegato Giovanni Dini del centro studi Cna Marche -, ma per l’industria e il terziario è soprattutto nei due ultimi semestri che si registra la dinamica di diminuzione più drammatica. All’interno del secondario, sono soprattutto le costruzioni a registrare la caduta del numero di imprese più decisa negli ultimi due semestri (4.223 le imprese attivo a giugno scorso). Nella componente più ampia del terziario, quella del commercio e dei servizi al turismo (soggiorno e ristorazione) la caduta del numero di imprese appare particolarmente decisa proprio alla fine del primo semestre di quest’anno (9.618 imprese registrate a giugno)".

Dopo l’analisi dei dati, però, tutti gli enti coinvolti hanno concordato sulla necessità di proseguire con il confronto per poter studiare soluzioni a sostegno del sistema produttivo locale. Per questo, il presidente Sandro Parcaroli ha spiegato che "la Provincia è pronta a fare da raccordo per convocare ulteriori tavoli tematici, già entro il mese prossimo" ed ad allargare la partecipazione "anche ad altri soggetti interessati".