Macerata, annuncio choc. "Stanza in affitto, ma niente extracomunitari"

L’annuncio per un appartamento in viale Don Bosco su un sito specializzato. L’inserzionista si difende: non sono razzista

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Macerata, 13 dicembre 2019 - Stanza in affitto, ma "no extracomunitari". L’annuncio, che sta circolando sul web, riguarda una casa in viale Don Bosco, un trilocale a 750 euro complessivi da cui però, stando ai dettagli che la proprietà scrive su un sito internet specializzato, alcuni sembrano esclusi. L’annuncio immobiliare viene bollato da molti come razzista, ma la proprietaria dell’appartamento nega intenti discriminatori. Maria Cristina Tombesi, che gestisce l’appartamento, sottolinea infatti come "nella casa vivano quattro persone straniere – dice Tombesi –, uno spagnolo, un macedone e una coppia di croati. Nella mia lunga esperienza ho avuto pochi problemi, e affittato a gente che veniva anche da fuori Europa. Qualche esperienza significativa, nel bene e nel male, c’è stata. Qualche tempo fa nell’appartamento avevo un ragazzo egiziano. Una persona non solo educata, ma anche molto signorile. Un marocchino in quel periodo invece, fra una scusa e l’altra, se ne andò senza pagare. Ricordo invece con piacere una ragazza cinese, anni fa, che ebbe seri problemi di salute e fu costretta a ricoverarsi in ospedale, dove andai a farle visita. Lei rimase molto colpita e siamo tuttora in ottimi rapporti. Nonostante sia passato del tempo e lei sia tornata in Cina, mi aggiorna sulla sua vita, raccontandomi del suo matrimonio e dei suoi figli. Sono solita avere un rapporto stretto con chi sta nella casa – continua la donna –, e non discrimino nessuno se non chi non ha rispetto della società in cui vive e delle sue regole. Dico sempre ai ragazzi stranieri: spostandovi dal vostro Paese dovete sapervi muovere e tenere presenti regole e comportamenti. Mi è capitato che degli spagnoli quasi mi distruggessero casa". Ma non ritiene che escludere gli extracomunitari dai possibili affittuari sia discriminatorio? La donna spiega che la scelta è maturata anche alla luce dei fatti di Macerata e dell’omicidio di Pamela Mastropietro. "Non sono razzista, ho vissuto in Africa vent’anni, lavorando per il ministero degli esteri. Ho girato moltissimo e l’esperienza fuori dall’Italia mi ha lasciato molte cose, positive e negative. Per quello che ho visto, i migliori nei modi di fare e nel comportarsi sono i nordeuropei. Finlandesi, olandesi, lituani, svedesi. Sono precisi, mettono in chiaro tutto e quando entrano in casa sono impeccabili. Mi è però capitato anche che delle persone dall’Africa e dall’Albania dicessero di volere una stanza per poi sparire. Quando le persone conoscono l’Italia e la sua realtà non ci sono problemi, altrimenti possono sorgere. Conoscere e rispettare le regole è fondamentale, come la possibilità di comunicare".