Anziani morti dopo le cure in ospedale. La procura apre una doppia indagine

Due fascicoli per chiarire le cause dei decessi di Maria Pia Bollante ed Elio Sdrubolini

Anziani morti dopo le cure in ospedale. La procura apre una doppia indagine
Anziani morti dopo le cure in ospedale. La procura apre una doppia indagine

Indaga la procura sulla morte di due anziani, entrambi deceduti nei giorni scorsi in circostanze diverse. Il primo decesso da chiarire è quello della 85enne Maria Pia Bollante. La donna era ospite a Villa Cozza. Nella casa di riposo a luglio era caduta e aveva battuto la testa. Dopo l’incidente era stata subito accompagnata al pronto soccorso, poi era stata dimessa, ma in seguito aveva accusato una serie di problemi per i quali più volte era dovuta tornare in ospedale, nel giro di una decina di giorni. Le sue condizioni non sarebbero mai del tutto migliorate, e purtroppo mercoledì il suo cuore ha smesso di battere. I familiari della pensionata, che soffriva di diverse patologie, hanno presentato un esposto in procura, chiedendo di chiarire le circostanze della morte e valutare se possano esserci state delle negligenze da parte dei medici che si sono occupati di lei in questi mesi. Il sostituto procuratore Enrico Riccioni (foto) ha nominato come consulente il medico legale Donatella Fedeli, che ieri ha eseguito l’autopsia. I risultati si conosceranno tra due mesi. La salma intanto è stata restituita ai familiari, per procedere con la sepoltura. È stato aperto un fascicolo ma non ci sono indagati, al momento. La seconda inchiesta riguarda invece quanto accaduto a Elio Sdrubolini, 92enne, morto mercoledì. L’anziano non stava bene ed era stato accompagnato al pronto soccorso. Dopo alcuni esami, era stato dimesso e rimandato a casa. Ma il giorno seguente aveva avuto di nuovo dei sintomi preoccupanti, era stato riportato in ospedale dove però purtroppo in serata è deceduto. Dagli esami sarebbe emerso un livello molto alto di una proteina, la troponina, che è in genere il principale indicatore di problemi al cuore. I familiari del pensionato si sono dunque rivolti alla procura, chiedendo di capire se il 92enne sarebbe potuto sopravvivere all’infarto ricevendo cure più adeguate. Il sostituto procuratore Riccioni ha disposto anche in questo caso un’autopsia, che sarà eseguita martedì dal medico legale Donatella Fedeli, per stabilire in primo luogo le cause precise della morte, e poi alla luce di queste valutare come il paziente sia stato trattato in ospedale dal punto di vista della diagnosi e delle terapie. Anche in questo caso, non ci sono persone iscritte al registro degli indagati.

Paola Pagnanelli