Aperitivi, edizione da incorniciare "Ora altre iniziative, non fermiamoci"

Pienone nei bar e ristoranti del centro per la festa dell’Europa, dopo due anni di stop per la pandemia. Zeppilli: "Quando si organizza qualcosa, la gente risponde. Bisognerebbe pensare ad altri appuntamenti"

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di Chiara Sentimenti

"Quando si organizza qualcosa poi la città risponde, per questo va fatta una riflessione sulla possibilità di organizzare anche altri grandi appuntamenti". Il successo degli "Aperitivi europei" che, da mercoledì a sabato scorso, hanno riempito la città di giovani e famiglie con un’energia e una voglia di ritrovarsi che mancavano da tempo, ha stimolato la riflessione di molti esercenti sulla possibilità di prevedere maggiori iniziative di richiamo e non concentrarsi solo sugli aperitivi. "Per quanto mi riguarda è stata l’edizione record da quando sono stati organizzati gli aperitivi – spiega Aldo Zeppilli, titolare del bar Centrale in piazza della Libertà –. Probabilmente perché abbiamo aperto una nuova attività che ci ha permesso di aumentare i posti disponibili. Anche le belle giornate e la voglia di uscire hanno contribuito molto. A parte il mercoledì che, come sempre, parte un po’ più tranquillo, ma ci permette di capire come tarare meglio il servizio, nelle altre serate si è vista davvero tanta gente. Questa è un’altra dimostrazione che quando si organizzano le cose a Macerata poi le persone rispondono e vengono volentieri. Questo ci deve far riflettere sulla possibilità di pensare anche ad altri appuntamenti. Gli aperitivi sono anche la dimostrazione che, quando c’è collaborazione tra noi commercianti, le cose riescono bene". Aver riproposto la manifestazione, ideata dall’assessore Federica Curzi nella precedente amministrazione, dopo due anni di stop a causa della pandemia, è stato importante: secondo le stime della polizia locale, ha portato in città ben 10mila persone. "Gli aperitivi sono andati bene e sicuramente erano quello che ci voleva dopo due anni difficili – aggiunge Paolo Perini, del bar Hab in via Gramsci –. Il problema è stato un po’ sulla logistica, perché a ogni chiusura dovevamo portare via dalla strada sedie e tavolini per lasciare libero il transito e il parcheggio durante il giorno, salvo poi riallestire tutto nel tardo pomeriggio per l’ora dell’aperitivo. A parte questo, però, è andato tutto molto bene. Anche il servizio d’ordine è stato buono, perché i controlli ci sono stati, ma non sono stati pressanti su clienti ed esercenti. Certo per quest’anno si è fatto un copia e incolla di quanto era stato ideato dalla precedente amministrazione, ma possiamo crescere e apportare dei miglioramenti, come appunto quello sulla logistica. Pensare per quattro giorni di prevedere almeno una chiusura del centro anche di giorno, potrebbe non essere sbagliato". "Non ero partito con grandi aspettative – conclude Andrea Orazi, titolare del ristorante "Il Quartino" in corso della Repubblica – e, invece, le serate sono andate molto bene. Soprattutto nel fine settimana ho lavorato sia con gli aperitivi, sia con una settantina di persone che si sono fermate a cena all’interno del ristorante".