
di Gianfilippo Centanni
"Un piano dev’essere sufficientemente flessibile – spiega Sabina Barontini– per essere utilizzato in tutte le emergenze, e semplice in modo da divenire rapidamente operativo". Barontini, consigliera comunale, fruendo di opportuna collaborazione ha svolto l’impegno finalizzato alla totale approvazione e all’obbligata adozione del nuovo Piano di Protezione civile di cui lei è volontaria. "Il Comune di Cingoli – evidenzia Barontini – è in grado di attuare le procedure operative d’intervento per fronteggiare nel territorio una qualsiasi calamità naturale, prevedibile e non".
Il Piano è articolato in tre parti fondamentali. "Una, di carattere generale – precisa Barontini – contestualmente alle caratteristiche strutturali del territorio individua ed elenca le cosiddette aree di attesa, 17 luoghi di prima accoglienza non soggetti a rischio, raggiungibili da un percorso sicuro, per avere le iniziali informazioni sull’evento d’emergenza e i primi generi di conforto. Inoltre, tra capoluogo e frazioni, 47 sono le aree di ricovero della popolazione, con i soccorritori che garantiscono un razionale impiego delle risorse nelle zone d’intervento". Per Cingoli, zona sismica 2 nella scala da 1 a 4, sono stati valutati ulteriori rischi.
"Scenari idrogeologico, nivologico, idrogeologico per ipotesi di frane e – completa Barontini – d’incendio boschivo e d’interfaccia". Quanto alle due successive parti, queste le rispettive sintesi: "Nella seconda vengono stabiliti gli obiettivi da conseguire dal Coc e dal Coi: Il sindaco, autorità di protezione civile, ha il compito prioritario di salvaguardare la popolazione e tutelarne il territorio: al verificarsi d’una calamità, assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso. La terza parte tratta l’assegnazione delle responsabilità decisionali ai vari livelli di comando e controllo. Sottolineo l’importanza della figura del volontario, fondamentale nella gestione delle emergenze". Concludendo: "Il Piano è un documento in continuo aggiornamento a cui contribuiscono anche le esercitazioni, effettuabili in ‘tempi sani’, che coinvolgano la popolazione".