Area floristica Tre Case, la pulizia degli studenti

L’iniziativa è di Legambiente: "Auspichiamo torni il patto con il Comune". I balneari plaudono all’amministrazione.

Area floristica Tre Case,  la pulizia degli studenti

Area floristica Tre Case, la pulizia degli studenti

Spiagge e fondali puliti, si è conclusa la campagna di Legambiente con protagonisti i ragazzi della scuola secondaria Ricci di Montecosaro e il supporto di Coop Alleanza 3.0 e del Cosmari. Più di 140 ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e dai volontari di Legambiente, si sono recati nell’area floristica Tre Case venerdì 28 aprile e lunedì 22 maggio. Due giornate di pulizia e monitoraggio dei rifiuti durante le quali è stato anche trovato un nido con quattro uova, appartenente al Corriere piccolo, una specie migratrice che nidifica proprio nell’ambiente costiero-dunale, minacciata dal degrado e dalla perdita dell’habitat. "L’area floristica Tre Case – commenta Mariagiulia Lucchetti, responsabile campagne Legambiente Marche – è un luogo importante ai fini naturalistici, ma anche didattici e purtroppo negli ultimi tempi versa in uno stato di abbandono. Auspichiamo venga riattivata la convenzione con il Comune interrotta ormai da due anni, per non vanificare gli ottimi risultati raggiunti fino ad ora". Marco Cervellini, ecologo vegetale che ha curato la convenzione in questi anni per il Circolo Legambiente, precisa che "una gestione attiva dell’area tramite convenzione in termini di gestione, educazione e formazione ambientale sono due dei criteri che concorrono al raggiungimento della bandiera blu". Il progetto è stato possibile grazie al contributo erogato da Coop Alleanza 3.0 attraverso l’iniziativa ‘Più vicini’. Parlando sempre di ambiente, l’associazione Popolo produttivo balneari ringrazia l’amministrazione per la celerità con cui ha liberato le spiagge dopo l’ondata di maltempo che ha riversato tonnellate di rifiuti provenienti da tutto il bacino del Chienti. "Non è giusto che di fronte a simili eventi, con il fiume che trascina a valle e scarica in mare tutti i rifiuti dell’entroterra, le spese siano poste solo a carico dei Comuni costieri. Anche la Provincia deve fare la sua parte", hanno scritto in una nota.