Arredi urbani ai privati Taddei boccia il piano

L’ex assessore al turismo critica la decisione dell’amministrazione "Cestini e panchine in cambio di insegne, quali benefici per i cittadini?"

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In arrivo 40 nuovi cestini per la raccolta differenziata con posacenere e altrettante panchine o altri impianti di arredo urbano: è il risultato dell’accordo che l’amministrazione ha stretto con la ditta Ipas che provvederà a tale fornitura a fronte dell’autorizzazione a installare lungo le vie cittadine diverse insegne pubblicitarie da gestire per almeno nove anni. È dal 2007 che il Comune ha rapporti di collaborazione con l’azienda per l’installazione, la gestione e la manutenzione di impianti pubblicitari e segnaletica pubblica turistica e di territorio. Ora il nuovo accordo prevede appunto l’installazione di moderni impianti, sui quali saranno disponibili spazi pubblicitari, e la fornitura dei cestini di raccolta differenziata e delle panchine. La manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti pubblicitari sarà sempre a esclusivo carico della ditta che al Comune pagherà anche l’imposta comunale sulla pubblicità. Nino Taddei, ex assessore al turismo, boccia l’idea dell’amministrazione di concedere a privati la gestione delle insegne pubblicitarie in cambio di un tot di arredo urbano. "Ha calcolato bene la giunta – afferma Taddei – quali potrebbero essere i benefici economici che la ditta ricaverà dall’accordo? Gli eventuali incassi della pubblicità sono in qualche modo congrui rispetto all’arredo da installare nei vari punti?" Per un maggior controllo del servizio sarebbe, invece, quanto mai desiderabile che sia l’amministrazione comunale a gestire direttamente questo servizio, da cui potrebbe ricavare un utile da investire in parte nell’arredo urbano che ritenga di volta in volta utile e funzionale. Arredo che ha bisogno di manutenzione continua, un onere a carico della collettività.

Asterio Tubaldi