Con l’accusa di presunte molestie sessuali su una tredicenne, è stato arrestato un uomo di 65 anni: avrebbe palpeggiato la ragazzina e lei sarebbe scappata via. Ora il 65enne si trova ai domiciliari.
L’episodio sarebbe avvenuto lunedì a Esanatoglia, all’interno dell’abitazione dell’uomo. Secondo quanto ha denunciato la vittima ai carabinieri, è in quella casa che la ragazzina avrebbe subito molestie sessuali da parte del 65enne, che la avrebbe palpeggiata. La tredicenne, sotto choc, sarebbe però riuscita a scappare via e aveva subito dato l’allarme, denunciando quanto accaduto.
Immediatamente si erano attivati i carabinieri che, nel giro di poco tempo, avevano individuato l’uomo. Erano state avviate rapide indagini, svolte nel massimo riserbo, per ricostruire quanto accaduto e fare luce sull’episodio denunciato dalla minorenne. L’albanese, che era stato portato in caserma dopo essere stato identificato, era quindi stato messo agli arresti domiciliari, in attesa dall’udienza di convalida che si è svolta nella mattinata di ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari Daniela Bellesi e al pubblico ministero Rosanna Buccini, in tribunale a Macerata.
L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Bosoni, ha respinto ogni accusa e dato una versione del tutto diversa da quella della 13enne, negando qualsiasi tipo di abuso di lei. Ha detto che la ragazzina, che lui non conosceva, si sarebbe presentata da lui e gli avrebbe chiesto di poter ricaricare il suo telefono cellulare. Il telefonino era scarico e la minorenne, sempre secondo la versione fornita dal 65enne in tribunale, aveva necessità di telefonare a una sua amica che non riusciva a rintracciare in altro modo. L’uomo le avrebbe fatto ricaricare il cellulare a casa sua poi, una volta finita questa operazione, la ragazzina se ne sarebbe andata dalla sua abitazione senza che lui neppure la sfiorasse. Al termine dell’udienza, il giudice Bellesi ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico a carico dell’indagato.
L’avvocato Bosoni ha annunciato che farà quanto prima istanza al tribunale del riesame, per chiedere la revoca della misura imposta al suo assistito, o quanto meno una misura meno restrittiva.
Intanto le indagini dei carabinieri proseguono per fare piena luce su quanto accaduto.
Chiara Marinelli