LORENZO FAVA
Cronaca

Arriva un ateneo privato: "Medicina e Odontoiatria, si indebolisce il pubblico"

Sindacati preoccupati dopo l’annuncio della Link Campus University di Roma. Il piano per portare corsi di laurea magistrale a Macerata, Fano e Ascoli.

Una lezione universitaria (foto d’archivio)

Una lezione universitaria (foto d’archivio)

Un corso di laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi dentaria a Macerata. È il progetto al quale sta lavorando la Link Campus University di Roma, a partire dal prossimo anno accademico 2025-2026. L’ateneo privato – con sedi a Roma, Napoli e Città di Castello – ha deciso di ampliare la propria offerta formativa e ha individuato tre città delle Marche come sedi per istituire i nuovi corsi di studio universitari: la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Fano e Ascoli Piceno, la laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi dentaria a Macerata. La Link University ha in programma un incontro con tutte le parti sociali chiamate a esprimersi sul progetto. Sono state invitate le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, tra i quali quello dei medici e odontoiatri, la Confindustria, la Camera di Commercio e i sindaci delle città interessate.

Secondo il parlamentare pesarese Mirco Carloni, si tratta di "una grande opportunità e spero che sia colta da coloro che sono chiamati a esprimere il proprio parere". Ha aperto al progetto anche il senatore e commissario alla ricostruzione Guido Castelli, mentre la pensano diversamente i sindacati. Per la Cgil, sono "inaccettabili le dichiarazioni di Carloni e Castelli. Quella che viene rappresentata come una grande opportunità e una straordinaria occasione di crescita preoccupa fortemente la Cgil Marche e l’Adi che credono invece che ciò possa contribuire a disgregare ulteriormente il sistema universitario regionale. Da non dimenticare il recente allarme lanciato dai rettori degli atenei marchigiani, preoccupati per il taglio del fondo di finanziamento ordinario e dalla mancanza di risorse in legge di bilancio; tagli che rischiano di indebolire ulteriormente il sistema universitario regionale. Ci chiediamo se Carloni e Castelli si siano preoccupati dei tagli delle risorse destinate agli atenei marchigiani e quali politiche intendano proporre per difendere il sistema pubblico universitario nella regione". Di qui l’appello del sindacato "alla Regione Marche e a tutti coloro che hanno a cuore una formazione di qualità sul territorio di non assecondare queste logiche, di non mettere in crisi il sistema universitario marchigiano, di investire negli atenei delle Marche che sono un patrimonio da salvaguardare e sostenere".

Scettica anche la Cisl Marche, che con i segretari Selena Soleggiati e Marco Ferracuti esprime "la necessità di aprire con urgenza un tavolo di confronto con la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche e successivamente con la Link University. La proposta rappresenta senza dubbio un’importante opportunità per il territorio e per i giovani marchigiani e di tutto il centro Italia. Tuttavia, è indispensabile un approfondimento sulla questione, in quanto emergono diverse criticità che non possono essere trascurate, come il rischio di costi elevati e disparità oltre a generare conseguenze rilevanti sull’offerta formativa delle università pubbliche. È fondamentale verificare che l’apertura di questi corsi avvenga nel rispetto di standard qualitativi adeguati e senza compromettere l’equilibrio del sistema universitario regionale". Per questo, la Cisl Marche chiede "un confronto immediato e approfondito con tutti i soggetti coinvolti per chiarire i termini del progetto, valutarne gli impatti economici, sociali e formativi, e garantire che ogni scelta sia orientata al bene comune e al futuro dei giovani marchigiani". Interpellato a margine del consiglio comunale, ieri il sindaco Sandro Parcaroli non ha voluto commentare il piano della Link University.