"Arte come antidoto alla violenza" Minuto di silenzio per Alika a Rocksophia

Quasi duemila spettatori nella serata dedicata a Vasco "Cerchiamo di elaborare lo choc con la cultura"

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Tutti in piedi in silenzio in memoria di Alika. Si è aperto così il primo evento di Rocksophia venerdì. La cronaca drammatica di quanto accaduto è entrata nella scaletta del primo spettacolo di Popsophia. Una serata gravata nello spirito dalla brutale aggressione subita da Alika, il mendicante nigeriano ucciso a mani nude ieri pomeriggio da un 32enne italiano. "Quando arrivano le tenebre la filosofia e l’arte possono davvero riportare la luce" ha esordito la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che ha chiesto in apertura un minuto di silenzio assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica anche lui commosso e che ha rappresentato lo sconcerto della comunità per i terribili fatti che hanno scosso la città. E tutto lo show è stato un tentativo di elaborare insieme come comunità unita il trauma dell’odio e della violenza proponendo l’alternativa della cultura e della bellezza. Su questa linea anche gli interventi di apertura degli ospiti chiamati a raccontare la filosofia di Vasco Rossi: "ho saputo quanto accaduto a pochi metri da qui – ha detto Ilaria Gaspari filosofa e scrittrice – di fronte alla violenza così efferata si rimane sconcertati, con un senso di impotenza che mi ha fatto interrogare su quale sia il ruolo di chi si occupa di filosofia, di letteratura, di cultura rispetto a fatti di cronaca di questo tipo. Siamo chiamati a riflettere sull’odio e sulle brutture dell’animo umano. E che solo un nuovo umanesimo può essere consolazione del nostro stare al mondo come comunità". A ricercare "un senso" a quanto accaduto anche il giornalista Leo Turrini che si è appellato alla pratica dell’accoglienza, a guardare a chi è in difficoltà riscoprendo l’umanità che proprio con la musica e con la cultura possono essere coltivati. L’evento, il primo della trilogia di Rocksophia, ha avuto al centro la filosofia di Vasco Rossi; ieri, invece, c’è stato l’omaggio a Raffaella Carrà con ospiti Claudia Bonadonna, autrice e scrittrice che ha raccontato le icone musicali pop al femminile, Selena Pastorino che ha affrontato il tema del corpo e Paolo Armelli che invece racconterà come la Carrà sia diventata il mito anche per la comunità Lgbt (il libro è disponibile anche in versione audiolibro su Audible). Stasera il festival chiude con l’omaggio a Lucio Dalla, a dieci anni dalla scomparsa.