
Le sfide della viabilità, asfalto groviera in superstrada nel maceratese
Macerata, 20 maggio 2025 – I sindaci dei “Cinque Comuni”, ovvero Belforte, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, hanno chiesto all’Anas un incontro urgente per le “criticità che quotidianamente i cittadini si trovano ad affrontare sulla SS 77 Val di Chienti, arteria principale di collegamento dell’entroterra con la costa, dovute al dissesto in vari tratti del manto stradale e per conoscere le misure che la società intende adottare ai fini della risoluzione di tale problematica”. A scrivere la pec, la sindaca di Serrapetrona Silvia Pinzi, anche a nome e per conto degli altri quattro colleghi; vuole affrontare inoltre “specifiche situazioni” registrate sul suo territorio, che ha più volte segnalato ad Anas “ma che ad oggi non hanno avuto alcun riscontro”. “Oltre alla questione sicurezza, non è un bel biglietto da visita – dice Pinzi –. Abbiamo sollevato il problema da tempo. Si parla di ricostruzione dei borghi e poi si lascia indietro la viabilità, uno dei servizi primari?”.
“Siamo preoccupati in particolare per il pezzo di Serrapetrona e Belforte – afferma il primo cittadino di Caldarola Giuseppe Fabbroni –, ma anche di quello successivo. Se il traffico aumenta, come accade in estate, diventa ancora più difficile. Da Belforte a Tolentino una corsia è chiusa e l’altra è ridotta male, a Serrapetrona c’è un curvone pericoloso verso la galleria; ma tutto il tratto è deteriorato, con asfalto irregolare. Senza considerare tra Pollenza e Sforzacosta. Nonostante i nostri appelli e le proteste dei cittadini, non si è mosso niente. E l’estate è alle porte. Servono asfalto drenante e lavori seri, da fare velocemente e una volta per tutte. Quali sono le intenzioni di Anas?”. Anche il sindaco di Pollenza Mauro Romoli (nonostante la superstrada non passi sotto il suo Comune) lancia un appello: “I cittadini la attraversano, sia per andare verso Camerino che verso Civitanova. Quindi fate presto e fate bene. Già sulla valle del Potenza la viabilità è carente; almeno in quella del Chienti, che si è sviluppata proprio per la superstrada, occorre minimizzare gli impatti negativi per non rendere impossibile il passaggio d’estate. È sottodimensionata per le reali esigenze, pensare a un ampliamento credo sia qualcosa ai limiti dell’impossibile, ma almeno si può mantenere in ordine l’esistente”.
“Un paio di anni fa – dice dal canto suo il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica – è stato fatto un importante intervento di risanamento, dalla nostra città a Macerata; la strada è stata sistemata, anche se è avvenuto in estate, con i relativi rallentamenti. Capisco che programmare lavori pubblici e appalti non è semplice, ma la speranza è che per le criticità principali si cerchino di evitare i periodi più caldi per il turismo. L’importante comunque è continuare il lavoro di riqualificazione, essendo il collegamento con l’Umbria fondamentale”.
Chiede che i lavori non vengano fatti quando creano più problemi a livello locale il collega di Morrovalle Andrea Staffolani, interessato soprattutto per la fine del tratto Morrovalle, Corridonia e Sforzacosta: “L’afflusso di turisti si registra per lo più nei fine settimana mentre i cittadini, per andare ad esempio al lavoro, percorrono la superstrada tutti i giorni. Il manto stradale va sistemato nel minor tempo possibile e, magari, nelle ore notturne per evitare disagi. Inoltre non si può risolvere la criticità abbassando i limiti: da Corridonia a Sforzacosta è stato posto quello di 70 ma il problema va risolto alla radice, ovvero sistemando il fondo. La superstrada è a scorrimento veloce, altrimenti ci si muove sulla strada normale”. “Comprendo che è necessario fare i lavori col bel tempo – conclude il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli –, ma basterebbe avere la giusta comunicazione nei periodi di maggior flusso di auto per organizzarsi in tempo: servono cantierizzazione e cronoprogramma”.