"Attestato falso di lingua" Sotto accusa docente e studentessa

Una docente e una studentessa cinese sotto accusa, per un certificato falso sulla conoscenza della lingua italiana. La professoressa Tiziana Frenquelli e la cinese Wang Songlian saranno processate a giugno, imputate di falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tutto era iniziato quando, nel 2020, i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro fecero accertamenti su una giovane, che risultava assunta da un ristorante come cameriera, ma era impegnata ogni giorno in una parrucchiera: convocata dai militari, all’arrivo negli uffici la ragazza, che sulla carta conosceva l’italiano, non era stata in grado neppure di leggere e capire il foglio sulle regole anti-Covid. Sarebbe così emerso che la cinese risultava aver frequentato un corso di lingua e cultura italiana, nella sede civitanovese del Centro provinciale istruzione adulti di Macerata, nella primavera del 2017, e di aver ricevuto il relativo diploma; ma per buona parte del periodo di corso lei sarebbe stata all’estero. Da qui le accuse a lei e alle responsabili della scuola: il documento le sarebbe stato rilasciato per farle ottenere il permesso come soggiornante di lungo periodo, ma senza che l’orientale frequentasse davvero le lezioni, e dimostrasse di aver imparato la lingua di questo paese. Ieri mattina per loro si tenuta l’udienza preliminare, in tribunale a Macerata. Come chiesto dal pubblico ministero Enrico Riccioni, il giudice Domenico Potetti ha rinviato a giudizio la docente Frenquelli e Songlian: la prima udienza per loro è stata fissata al 15 giugno. Sotto accusa c’era anche la dirigente della scuola, ma la sua posizione ieri mattina è stata stralciata e nei suoi confronti si procederà separatamente. Le imputate, che respingono le accuse, sono difese dagli avvocati Tiziano Luzi, Francesco Acquaroli e e Andrea Caristi.

Paola Pagnanelli