Aumentano le visite al lago e alla diga di Castreccioni

"Siamo sempre più motivati per la realizzazione di un grande Museo dell’acqua, che possa attirare e educare". Queste le parole dell’ingegnere Lucia Storace, responsabile della diga di Castreccioni per il Consorzio di bonifica, riferendosi alle continue e coinvolgenti visite che alla struttura sono effettuate da scolaresche interessate allo sbarramento e all’invaso divenuto lago di Cingoli. La diga è quasi "un’aula a cielo aperto". E il Consorzio di bonifica s’impegna per educare le nuove generazioni all’importanza della tutela dell’acqua e alla sostenibilità nella produzione di energia. La diga non è strategica solo come risorsa idropotabile: rappresenta anche un gioiello ambientale e un prezioso patrimonio di biodiversità. Quindi viene scelta sempre più spesso per escursioni sulla struttura e intorno al bacino. Ultimamente sono venuti, con i loro insegnanti, gli alunni della Primaria della frazione Grottaccia di Cingoli: prima di divertirsi nel parco-avventura, si sono intrattenuti sotto la maestosa parete a vale dell’impianto. Poi è giunto da Villa Strada un gruppo della Primaria: dai meandri dei cunicoli accessibili dalla porta dell’ingresso "Concia 8", è giunto nella parte più bassa in cui sono ubicate la grandi paratie che regolano l’apertura e la chiusura dell’impianto, in cui lo sbalzo termico è di oltre 10 gradi. Quindi è stata vista anche la grande centrale idroelettrica. Comprensibile l’orgoglio del Consorzio di bonifica per la crescente frequenza della scelta della diga e del lago come mete educative stimolanti suggestioni con la visione dall’alto del complesso, dei sentieri panoramici, della ricca biodiversità florofaunistica. Gianfilippo Centanni