Avvocato e docente universitario Ora deve restituire 58mila euro

Attività professionale vietata per chi lavora nel pubblico Respinto il ricorso del prof

Avvocato e professore universitario, Ginesio Mantuano dovrà restituire all’Università di Macerata 58mila euro. Lo ha deciso il Tar, respingendo il ricorso presentato dal docente. Mantuano per decenni ha insegnato diritto ecclesiastico nella facoltà di giurisprudenza cittadina, prima di andare in pensione una decina di anni fa. Ma nello stesso tempo aveva svolto anche l’attività di avvocato davanti alla Rota, il tribunale ecclesiastico. Il professore non aveva mai nascosto questa sua attività professionale. Purtroppo, però, non si trattava di una situazione consentita: il testo unico del pubblico impiego vieta infatti di svolgere attività professionale retribuita a chi lavora a tempo pieno per una amministrazione. Nella facoltà di giurisprudenza, molti docenti esercitano anche la professione forense, ma in virtù di questo sono retribuiti con una sorta di part time. All’inizio del 2012, all’Università di Macerata arrivò una nota dell’ispettorato della Guardia di finanza del ministero per la funzione pubblica, con la quale si comunicava che era stato svolto un accertamento, in base al quale il professor Mantuano doveva restituire all’ateneo maceratese 58mila euro, cioè le somme ricevute dai clienti assistiti davanti alla Rota negli ultimi cinque anni, quando ancora era docente universitario a tempo pieno. Dall’ateneo, dunque, partì una diffida, per chiedere il pagamento della somma. Ma il professor Mantuano, assistito dall’avvocato Jacopo Bartolomei, ha contestato la richiesta davanti al Tar, sostenendo, tra l’altro, di essere già stato multato dalla Finanza con i suoi clienti, e dunque di avere definito quella vicenda. Ma i giudici nei giorni scorsi – a otto anni dall’avvio del procedimento – hanno dato ragione all’Università, assistita dall’avvocatura di Stato, ritenendo del tutto lecita la richiesta di versare la somma ottenuta con le parcelle, che ora l’ex docente dovrà pagare.

Paola Pagnanelli